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La Copa América tra proselitismo religioso e campagna elettorale: il calcio è politica pura (So Foot)

Biden la sta usando per conquistare il voto degli ispanici negli Stati in bilico. E così la chiesa evangelica del presidente della Conmebol fa proselitismo contro la Fifa

La Copa América tra proselitismo religioso e campagna elettorale: il calcio è politica pura (So Foot)
People walk in front of a mural depicting Argentine football player Lionel Messi in Miami on June 7, 2023. Lionel Messi on Wednesday announced he will sign for Major League Soccer side Inter Miami, choosing the United States as his next destination over a Barcelona reunion or blockbuster deal to play in Saudi Arabia. (Photo by Giorgio Viera / AFP)

Ce ne accorgiamo poco perchè ci sono gli Europei. Ma dall’altro lato dell’oceano si sta giocando una Copa América preludio dei Mondiali del 2026. Una prova generale in terra americana. Con tutto un portato politico, che racconta molto bene So Foot.

E’ un torneo all’insegna del proselitismo spinto. Religioso, tanto per cominciare. “Sotto lo sguardo sorpreso, persino sbalordito, degli spettatori al termine della cerimonia d’apertura, il pastore evangelico paraguaiano Emilio Agüero Esgaib, accompagnato da un pastore americano, ha benedetto la competizione, con questo messaggio: Gesù disse: sono venuto affinché abbiano la vita, e affinché l’abbiano in abbondanza. Una vita piena consiste nell’amarsi gli uni gli altri, nel perdonarsi a vicenda e nell’essere uniti gli uni agli altri. Dio, ti chiediamo di benedire il torneo, le nazioni rappresentate, le squadre, i giocatori e le famiglie. Possa la tua pace e protezione essere su tutti, nel nome di Gesù, Amen“.

“La sorpresa di vedere un torneo internazionale di calcio – continua la rivista francese – incorporare una preghiera religiosa durante la cerimonia di apertura, cosa apertamente vietata dalla Fifa, è stata totale e ha infiammato i social network. Molti si sono lamentati dello strapotere delle chiese evangeliche e dei loro toni messianici, del proselitismo, esprimendo indignazione perché ciò si estende anche al campo sportivo. Ma ciò che ha amplificato ulteriormente le polemiche è stata la figura scelta per questo messaggio. Emilio Agüero Esgaib è un importante pastore della chiesa Más que vencedores, congregazione che annovera tra i suoi seguaci un certo Alejandro Domínguez, presidente paraguaiano della Conmebol. È anche nipote del deputato Yamil Agüero Egaib, in subbuglio per un caso di corruzione e violenza contro le donne. Molto più di questo palese nepotismo, questa figura di evangelizzazione del sud del continente americano ha anche una serie di controversie, con affermazioni transfobiche, antiabortiste e di teoria del gender, come ha notato il quotidiano argentino Clarín, che lo soprannomina il pastore misogino. Ad esempio aveva definito grottesche le donne trans , sottolineando che non avrebbe mai permesso a sua moglie o sua figlia di travestirsi da uomo. Il pastore è ovviamente contro la comunità LGBT+ e l’aborto”.

E poi c’è la questione di Joe Biden, il presidente Usa in cerca di un secondo mandato e in difficoltà nei sondaggi, soprattutto tra i giovani e l’elettorato ispanico, che “tenta una manovra di gegenpressing chiaramente mirata a queste fasce della popolazione”. Julie Chávez Rodríguez, direttrice della campagna Biden-Harris 2024, svela la strategia:  “Cerchiamo di incanalare l’energia della Coppa per mobilitare e raggiungere gli elettori ispanici che decideranno queste elezioni nelle loro comunità, via etere e durante le partite”. Il filmato della campagna di Biden, sapientemente realizzato, viaggia indietro nel tempo fino alla Copa del 2021, nel tentativo di ricordare l’eredità di Trump durante la pandemia di Covid. “Quattro anni fa eravamo fermi, gli stadi erano vuoti, Trump ci aveva deluso. Poi Joe Biden ha preso il comando. Ha riaperto il Paese e ci ha rimesso in carreggiata“.

Non è un approccio banale – continua So Foot – e mira a intensificare la presenza di Biden negli “swing states”, gli stati cardine dove si deciderà il destino delle elezioni di novembre. Sono più di 10 le partite di Copa América in programma in queste terre ambite – Nevada, Arizona, Georgia, Carolina del Nord in particolare –, tutti luoghi che il team della campagna di Biden intende utilizzare per far passare il suo messaggio. Inoltre, molte partite si svolgono in stati in cui risiede in gran numero la popolazione ispanica, la più attratta dal calcio”.

“La Copa América diventa quindi, quasi suo malgrado, il teatro di una strategia elettorale e religiosa dove ogni momento di visibilità potrebbe ben tradursi in voti alle urne o attraverso le preghiere”. Alla faccia di chi vorrebbe un calcio apolitico.

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