Rui Pinto: «Le spese del City mostrano importi non denunciati alle istituzioni calcistiche. Ho consegnato tutto alle autorità francesi e tedesche»
L’hacker di Football Leaks: «ho fornito milioni di documenti sul Manchester City»
Secondo quanto riporta il Sun (ripreso dal Daily Mail) una nuova minaccia incombe sul Manchester City. Rui Pinto, l’hacker dietro lo scandalo Football Leaks, ha minacciato di rendere pubblici nuovi documenti esplosivi che i portoghesi credono mostreranno che il City ha deliberatamente trasgredito alle regole del Fair Play finanziario.
L’attivista portoghese, che nel 2018 ha fatto trapelare un gran numero di mail private del City di cui era venuto in possesso, ha affermato di aver fornito alle autorità in Germania e Francia “milioni” di documenti schiaccianti che – sostiene – mostreranno “pertinenza criminale”. Le informazioni finanziarie precedentemente trapelate includevano dettagli sul contratto dell’ex-manager Roberto Mancini, nonché accordi sui diritti d’immagine che coinvolgono gli agenti di Yaya Toure e le e-mail sulle entrate di sponsorizzazione del club. Si ritiene che le informazioni più interessanti però siano ancora in suo possesso.
Football Leaks continua
Il City nega con veemenza qualsiasi illecito ma dovrà affrontare un processo da parte della Premier League con 115 capi d’accusa per presunte irregolarità finanziarie questo autunno.
Il 35enne rientra dal 2020 in un programma di protezione dei testimoni. L’anno scorso è stato condannato – con pena sospesa – a quattro anni da un tribunale in Portogallo, ma ha evitato la prigione nonostante sia stato riconosciuto colpevole di tentato estorsione e accesso illegale ai dati. Dalla sua residenza, Pinto ha detto alla conferenza OffShore-Alert Marbella tramite link video: «Le spese del Man City mostrano importi di denaro pagati dal club che non sono stati denunciati alle istituzioni calcistiche. Questi documenti provengono da parte dell’indagine della Premier League sul City. Ora ho consegnato cinque dischi rigidi alle autorità francesi e tedesche con milioni di documenti, tra cui altri su City e ho descritto cosa c’è su ciascuno».
