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L’Italia di Mancini aveva un’identità. Con Spalletti ogni partita sembrava la prima (The Athletic)

Gli Azzurri invece di fare passi avanti, tornano indietro. È mancata la chimica. L’unico giocatore a salvarsi è stato Donnarumma

L’Italia di Mancini aveva un’identità. Con Spalletti ogni partita sembrava la prima (The Athletic)
Db Berlino (Germania) 29/06/2024 - Euro 2024 / Svizzera-Italia / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Gianluca Scamacca-Mateo Retegui

L’Italia di Mancini aveva un’identità. Questa di Euro2024 ogni partita sembrava giocasse per la prima volta (The Athletic)

La prestazione dell’Italia contro la Svizzera è stata quasi scioccante. Nessuno si aspettava che l’Italia difendesse il titolo, ma neanche che facesse dei passi indietro rispetto a quanto si stava costruendo.

The Athletic commenta così la prestazione degli Azzurri:

Difendere il titolo è sempre sembrato ambizioso, irrealistico. Questo torneo doveva servire a fare passi avanti in vista delle prossime qualificazioni al Mondiale, competizione alla quale l’Italia non si qualifica da un decennio. Invece, l’Italia è tornata indietro. Ha vinto solo una volta, e quella vittoria è arrivata contro l’Albania. Gli attaccanti Gianluca Scamacca, Mateo Retegui e Giacomo Raspadori non sono riusciti a segnare. La difesa non ha funzionato. E nemmeno l’attacco“.

Spalletti “si è rimproverato di aver fatto faticare troppo i giocatori tra le partite con l’Albania e la Spagna. Da allora ha dato priorità alla freschezza. Contro la Svizzera ha effettuato sei cambi. Ha fatto esordire Gianluca Mancini, Bryan Cristante, Stephan El Shaarawy e Nicolò Fagioli per la prima volta agli Europei nella partita più importante per l’Italia. Tre di loro sono stacanovisti per la Roma, che è andata a fondo nelle competizioni europee per tre anni consecutivi. L’altro, Fagioli, ha saltato sette mesi della stagione per un divieto di scommettere sul calcio e, a parte qualche lampo di esuberanza giovanile, non ha avuto il ritmo partita. Di conseguenza, la squadra di Spalletti è apparsa fiacca come contro la Spagna. Il ritmo degli avversari era troppo alto. L’Italia non è stata in grado di impostarlo o di sostenerlo. Non è riuscita a pressare come avrebbe voluto a causa della mancanza di ritmo“.

All’Italia manca chimica

Certo, la forma fisica è stata un problema, “ma che dire della tattica, un punto di forza di questo allenatore? Spalletti ha respinto l’idea che le sue formazioni fossero fatte ad hoc. I sistemi che l’Italia ha schierato in Germania sono stati elaborati durante le qualificazioni, le amichevoli negli Stati Uniti e i warm-up contro Turchia e Bosnia. Mai con lo stesso organico. Ogni volta che l’Italia ha giocato sembrava la prima volta. C’era poca chimica. Non c’erano abbastanza schemi di gioco. L’unico giocatore che è emerso con qualche merito è stato il capitano e portiere Gigio Donnarumma, che ha trasformato le umiliazioni prospettiche in sconfitte relativamente dignitose. Gli Euro del 2021 sembrano, col senno di poi, una gloriosa eccezione. Ma non lo erano. L’Italia era nel bel mezzo di un’imbattibilità da record di 38 partite. Aveva un’identità chiara. Roberto Mancini conosceva la sua squadra migliore. Spalletti no. «Non abbiamo visto una squadra definita», ha ammesso. «Devo conoscere meglio i giocatori».

 

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