Se la squadra di Spalletti dovesse vincere, sarebbe prima nel girone. Con una sconfitta, ci giocheremmo tutto contro la Croazia
L’Italia non deve perdere contro la Spagna (già incombe la paura del biscottone).
Ecco cosa scrive su X il giornalista Giovanni Capuano
Il pareggio in #CroaziaAlbania spalanca all’#Italia lo scenario di un tranquillo lunedì da paura. Il rischio è di giocarci contro la #Croazia la qualificazione e, in caso di sconfitta, paradossalmente arrivare quarti e tornare a casa se la #Spagna cucinasse un bisc….ne con l’#Albania. Unico modo per evitarlo: non perdere contro la #Spagna domani sera. Amen.
Il pareggio in #CroaziaAlbania spalanca all’#Italia lo scenario di un tranquillo lunedì da paura.
Il rischio è di giocarci contro la #Croazia la qualificazione e, in caso di sconfitta, paradossalmente arrivare quarti e tornare a casa se la #Spagna cucinasse un bisc….ne con… pic.twitter.com/hQXa1h3RYX
— Giovanni Capuano (@capuanogio) June 19, 2024
Va anche detto che se l’Italia dovesse battere la Spagna, sarebbe prima nel girone.
Croazia-Albania 2-2, per l’Italia è meglio fare almeno un punto con la Spagna
Stavolta l’Albania è riuscita a evitare la solita fine dopo essere andata in vantaggio. Il copione sembrava lo stesso. È andata in vantaggio, dopodiché ha subito due gol. Quando sembrava che stesse per perdere, la Nazionale di Sylvinho è riuscita a pareggiare con Gjasula (autore dell’autogol che aveva portato in vantaggio i croati). La Croazia aveva segnato i due gol tra il 74esimo e il 76esimo dopo che era andata in svantaggio all’undicesimo con Laçi. Del ruolo di Hysaj abbiamo già scritto.
A questo punto sia Croazia che Albania hanno un punto in classifica. Chi vince tra Italia e Spagna si qualifica agli ottavi. Chi perde, invece, si giocherà tutto all’ultima giornata. Un pareggio metterebbe parzialmente al riparto da brutti scherzi.
Spalletti presenta la partita a Sky
Intervistato da Di Marzio.
«Voglio che l’Italia ripeta la buona prestazione che ha fatto, nonostante abbia davanti una delle più grandi scuole calcistiche del mondo. Sanno fare il calcio offensivo, interpretano tutto benissimo. Per cui bisognerà non avere pause e avere quella voglia matta di far vedere che anche la nostra è una squadra importante».
Può cambiare il copione tattico rispetto alla partita con l’Albania.
«Secondo me la chiave è sempre quella di giocare bene a calcio e tenere bene la palla. Con la Spagna poi probabilmente ci sarà qualche verticalizzazione di più perché ti aspettano al limite dell’area. Bisogna verticalizzare, lo sanno tutti. Se la squadra ti sta al limite dell’area con la linea difensiva e lascia il vuoto in mezzo, cosa verticalizzi? Per cui bisogna entrare lì dentro e vedere quello che succede. Con la Spagna ci sarà più bisogno di andare dietro la linea difensiva, perché loro te la fanno addosso, nel senso che appena muovi loro vanno a pressare sempre anche il portiere. Morata va anche dal portiere. Questo comporta di alzare la linea difensiva».
Hai visto tutte le squadre, hai una percezione diversa, migliore della parte che possiamo recitare?
«Ci sono sempre due strade per fare delle vittorie e per fare calcio: il gioco di squadra e quella dei grandi campioni che hanno questi grandi strappi che non li puoi sostenere perché hanno più roba nei muscoli e vanno in campo aperto più forte di quella che è la normalità. Noi secondo me abbiamo la prima come strada da andare a percorrere, perché ci manca qualcuno che abbia veramente quel livello top che vince le partite da solo».