“A causa della sua storia aleggiava il pensiero che forse in qualche modo l’Italia l’avrebbe scampata, ma non poteva”
Scrive il Guardian che l’Italia tutto sommato è stata brava. Gli è andata bene. Perché “lo 0-0 all’intervallo non aveva molto senso”. E “non aveva molto senso, l’1-0 finale. Perché da un lato “c’era una squadra che giocava un calcio bello e moderno e l’altra che si aggrappava”. Ma poiché “quella parte aggrappata era l’Italia, a causa della sua storia e della sua reputazione, aleggiava il pensiero che forse in qualche modo sarebbero riusciti a farcela. Ma no, non potevano”. E’ il concetto di “paliatone” evitato.
In fondo “l’Italia aveva vinto solo uno degli 11 incontri precedenti, eppure in qualche modo aveva eliminato la Spagna in ciascuno degli ultimi due Europei. Il che forse giustifica la paranoia spagnola sulla capacità italiana di sfidare la logica e trovare una via“.
“Una cosa è tenere l’Ucraina sullo 0-0, assicurarsi la qualificazione o superare lo shock iniziale battendo l’Albania nella prima partita del girone, un’altra è affrontare la Spagna”, continua il Guardian. “La supremazia della Spagna è stata evidente. Il povero Giovanni Di Lorenzo è stato vittima di un terribile inseguimento a Williams, con i tentativi di copertura di Federico Chiesa che si è limitato ad invitare Marc Cucurella in avanti. E’ diventato subito evidente che per l’Italia si trattava di sopravvivere. Ma questa non è una posizione che l’Italia non conosce. Anche contro la nuova, più verticale Spagna, c’era sempre la probabilità che avessero meno possesso palla”.
Anzi, “in un certo senso l’inizio ha semplicemente semplificato le cose. Anche i migliori possono iniziare a perdere fiducia se riesci a contrastarli abbastanza a lungo”. E invece no, l’Italia non è sopravvissuta: “è stata una serata di castigo per l’Italia, una notte di rincorsa e speranza. Avrebbero potuto prendere una bastonata. L’unica buona notizia è che hanno mantenuto il punteggio basso. Un pareggio con la Croazia nell’ultima partita del girone gli permetterà di qualificarsi”.