ilNapolista

Marca ammira lo Stadio dei Marmi: “Sì, è fascista. Ma è uno dei più belli al mondo”

Ancora oggi si continua a criticare la sopravvivenza di alcuni simboli fascisti ma questo luogo sportivo, la cui bellezza è indiscutibile, va al di là di ogni considerazione politica

Marca ammira lo Stadio dei Marmi: “Sì, è fascista. Ma è uno dei più belli al mondo”
From left : Italian athletes Zaynab Dosso, Elisa Valensin, Alice Mangione, Carlotta Fedriga, Ilenia Angelini and Eleonora Ricci, compete in the women's 200m at Sprint Festival in the Stadium of the Marbles (Stadio dei Marmi) in Rome, on May 18, 2024. (Photo by Andreas SOLARO / AFP)

Da oggi iniziano gli Europei di atletica leggera a Roma. Ci sono tutti i big dello sport, una sorta di antipasto prima delle olimpiadi. Marca ammira lo stadio dove gli atleti si riscalderanno prima delle competizioni: lo Stadio dei Marmi. “Un piccolo stadio accanto allo Stadio Olimpico di Roma. Uno dei più belli al mondo per le sessanta statue classiche di atleti che lo circondano, alte quattro metri e realizzate in marmo di Carrara“.

La bellezza va oltre le considerazioni politiche: vale anche per lo Stadio dei Marmi

È stadio legato all’Italia fascista, quella governata da Mussolini. Fu concepito come il completamente dell’Accademia Fascista di Educazione Fisica. Fu regolarmente utilizzato per celebrare le conquiste del regime e come centro di formazione di educazione fisica per la  Gioventù italiana del Littorio.

Le sessanta imponenti statue atletiche che circondano lo stadio furono donate dalle province italiane e incarnavano gli antichi valori cardinali romani: virilitas, fortitudo, disciplina e gravitas (virilità, forza, disciplina e dignità). Progettate ed eseguite da ventiquattro scultori, scelti attraverso un concorso. Si ispirarono ad opere della Grecia classica e dell’Impero Romano, come il Doriforo di Policleto e il Discobolo di Mirone. L’obiettivo finale era glorificare Mussolini, per equipararlo ad Augusto, l’imperatore romano. Ancora oggi si continua a criticare la sopravvivenza di alcuni simboli fascisti ma questo luogo sportivo, la cui bellezza è indiscutibile, va al di là di ogni considerazione politica“.

ilnapolista © riproduzione riservata