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Mario Rui non sarà più un giocatore del Napoli

Dopo sette stagioni, destinazione Portogallo: colloqui avviati con Benfica, Porto e Sporting Lisbona

Mario Rui non sarà più un giocatore del Napoli
Roma 23/12/2023 - campionato di calcio serie A / Roma-Napoli / foto Image Sport nella foto: Mario Rui

L’addio a Mario Rui è quasi pronto. Dopo sette stagioni, 227 presenze e tre gol, sta per chiudersi l’avventura di Mario Rui (33 anni appena compiuti) a Napoli. Anche il portoghese è assistito da Mario Giuffredi che segue molti calciatori che giocano nel club di Aurelio De Laurentiis.

Dell’addio del portoghese scrivono sia il Corriere del Mezzogiorno:

A sinistra Mario Rui è in uscita, ci sono dei colloqui avviati con le tre big di Portogallo: Benfica, Porto e Sporting Lisbona.

Sia la Repubblica Napoli:

Il Napoli cambierà volto pure a sinistra: Mario Rui è in uscita. Il portoghese vorrebbe tanto tornare a casa e il club agevolerà la sua partenza.

Mario Rui, l’agente: «Il Napoli mi ha chiesto di portarlo via. Dovrei dire: no, ha altri due anni di contratto» (31 maggio)

Mario Giuffredi, procuratore tra gli altri di Mario Rui, nel corso del suo intervento a margine della presentazione del trofeo Aeg, ha parlato anche del futuro del terzino portoghese. La sue dichiarazioni sembrano più una risposta netta e chiara alle accuse di De Laurentiis verso i procuratori. Il presidente del Napoli ha sempre ribadito e preteso il rispetto dei contratti, mal sopportando agenti e procuratori che chiedono i rinnovi.

Le parole dell’agente:

«I contratti lasciano il tempo che trovano. Perché altrimenti io dovrei dire che Mario Rui ha altri due anni di contratto e il Napoli mi ha chiesto di portarlo via. Allora dovrei dire: no, Mario resta altri due anni qui. Quindi, non vale per l’una, non vale per l’altra. I contratti si fanno ma poi ci sono delle dinamiche che ti portano a prendere anche altre strade. Fare un contratto non vuol dire prendere un ergastolo. Fare un contratto significa prendersi un impegno: un impegno che può anche andare in direzione diverse. Poi ho imparato una cosa nel calcio ho imparato una cosa: mai tenere i calciatori contro voglia. E l’anno scorso ne è stato l’esempio del mio pensiero».

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