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Marquez in Ducati. Bagnaia: «C’è chi dirà che io e Marc saremo finalmente ad armi pari, ma già ora lo siamo»

C’è l’ufficialità. Alla Gazzetta: «La nostra moto vince con tutti per merito del mio lavoro di sviluppo. Diranno mille cose, lo so».

Marquez in Ducati. Bagnaia: «C’è chi dirà che io e Marc saremo finalmente ad armi pari, ma già ora lo siamo»
Valencia (Spagna) 26/11/2023 - gara Motogp / foto Panoamic/Image Sport nella foto: Francesco Bagnaia ONLY ITALY

C’è l’ufficialità. Marc Marquez ha conquistato la rossa della Ducati e sarà il compagno di Pecco Bagnaia. In Ducati hanno praticamente scaricato Jorge Martin, che ha firmato per l’Aprilia, ed Enea Bastianini, firma con la KTM. Bagnaia intervistato dalla Gazzetta commenta la scelta della scuderia.

Bagnaia: «Con Marquez e Martin siamo già ad armi pari. La nostra moro vince grazie a me»

«C’è chi dirà che io e Marc saremo finalmente ad armi pari, ma lui e Martin già adesso non hanno niente di meno nei loro team. La nostra moto vince con tutti per merito del mio lavoro di sviluppo».

Tutto va nella direzione di Marquez (è già ufficiale): 11 Mondiali in due, una coppia da sogno
«Dovesse essere Marquez il mio compagno, porterebbe la sua esperienza e sarà importante per lo sviluppo. A me sinceramente cambia poco, io lavoro per me stesso e con la mia squadra, chiunque sarà andrà bene. La cosa più importante è mantenere questo clima nel box, ma sono sicuro che non cambierà».

Appunto, lei una sola cosa chiedeva a Ducati: un compagno con cui lavorare in armonia. Con Marc sarà possibile che questo clima rimanga?
«Chiunque verrà, lo scopriremo quando inizieremo a lavorare. Verranno sempre dette mille cose, c’è chi dirà che saremo finalmente ad armi pari… è successo lo stesso con Enea. Ma a me piace questo tipo di sfida, non abbiamo niente di meno di chi verrà. E, soprattutto, Martin e Marquez nei loro team, oggi, non hanno niente di meno di quel che ho io qui».

In ogni sport ci sono anni che vedono il dominio di un atleta o una squadra. È l’era di Pecco?
«Non lo so e, onestamente, per me è un po’ presto per parlare di ere. Ci stiamo godendo il momento, il resto può aspettare».

Questa Ducati così vincente rischia di diventare antipatica?
«Chi vince diventa antipatico. E se lo divento anche io, non me ne frega niente».

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