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Marquez promette a parole: «Bagnaia? La guerra si fa in pista. Nei box regnerà la calma»

A El Larguero: «L’anno prossimo dovremo lottare per il titolo. Ho già un piano in testa»

Marquez promette a parole: «Bagnaia? La guerra si fa in pista. Nei box regnerà la calma»
Assen (Olanda) 01/07/2018 - gara Moto GP / foto Panoramic/Insidefoto/Image Sport nella foto: Marc Marquez ONLY ITALY

Marquez guiderà per il team ufficiale Ducati dall’anno prossimo. Per lui non ci sono mai state altre alternative: o la moto ufficiale o l’addio alla Ducati. Lo racconta in un’intervista a El Larguero :«È semplice. Uno dei motivi, il principale, è che se devi guadagnartelo in pista, devi avere le stesse armi, e ora non le ho. Ma non è una scusa e sto dimostrando di poter essere competitivo. Un’altra cosa è che sono stato molto chiaro sul fatto che non sarei passato da una squadra satellite a un’altra. E il terzo punto: gli atleti non hanno solo contratti sportivi, ma ci sono altri sponsor che mi hanno seguito per tutta la carriera e una multinazionale chiude a settembre per i prossimi due anni e non può aspettare. Non era fattibile».

Marquez: «L’anno prossimo punto al titolo. Ho già un piano in testa»

L’obiettivo per l’anno prossimo è puntare al titolo.

«L’anno prossimo dovremo lottare per il titolo. Per quattro anni sono stato vittima di infortuni, senza risultati, e poi la motivazione è difficile da mantenere. E soprattutto la fiducia. Ho in testa un piano, una strategia, e sta andando benissimo».

Niente congratulazioni da Bagnaia.

«No, no, ma mi ha chiamato l’amministratore delegato della Ducati (Claudio Domenicali) e mi ha fatto i complimenti».

L’armonia che ci sarà nel team.

«Il box deve essere calmo. La guerra in pista, calma nei box».

Gigi Dall’Igna, la chiave del suo arrivo in Ducati ufficiale.

«Con Gigi abbiamo sempre avuto un rapporto molto diretto e sincero, e sono in Ducati grazie a Gigi Dall’Igna. È l’ingegnere che ha reso vincente tutto quello a cui ha messo mano. Una delle frasi che gli ho detto quando abbiamo iniziato a parlare è: “Per me la cosa più importante del 25 e del 26 è che tu sia ancora in Ducati, giusto? Perché altrimenti non c’è nemmeno bisogno di sedersi”».

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