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Materazzi difende l’Italia: «Troppe critiche a Di Lorenzo, Scamacca non mi sembra tanto pigro»

Alla Gazzetta: «Era isolato, è dura correre a vuoto. La Nazionale fatica sempre nei gironi. La Croazia è imprevedibile se togli Modric e Kovacic».

Materazzi difende l’Italia: «Troppe critiche a Di Lorenzo, Scamacca non mi sembra tanto pigro»
Db Milano 27/04/2019 - campionato di calcio serie A / Inter-Juventus / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Marco Materazzi

Alla Gazzetta dello Sport è stato intervistato Marco Materazzi, ex difensore della Nazionale, che ha parlato dell’andamento dell’Italia a Euro2024 e del match decisivo di lunedì contro la Croazia.

Materazzi: «Troppe critiche a Di Lorenzo, Scamacca non mi sembra tanto pigro»

Vedere soffrire l’Italia deve averle fatto male…

«Vado subito controcorrente, perché so cosa vuol dire essere nel mirino: troppe critiche per Di Lorenzo. Ha affrontato il giocatore più incisivo visto in questo Europeo, assieme a Bellingham al debutto: un “animale”, e lui era l’unico con la gamba per stargli dietro, scegliendo quel modulo difensivo».

Ancora a quattro dietro o proverebbe una “tre” più pura? Magari con il suo pupillo Mancini?

«Facile parlare con il senno di poi. Con la Croazia, bastando pareggiare, ti puoi coprire di più e visto che loro danno più punti di riferimento, Mancini potrebbe essere una carta: tanto lui è sempre pronto. Ma bisogna vedere come stanno i giocatori, quello lo sa Spalletti».

Bastoni e Calafiori, in mezzo due mancini come lei insieme: un problema?

«Luogo comune assurdo. Con Leonardo perdemmo lo scudetto contro il Lecce perché non risparmiò Lucio diffidato, piuttosto che far giocare me e Chivu insieme. Sa cosa gli dissi, dopo? “Sempre meglio far giocare due mancini insieme, se sanno fare due passaggi di seguito”. E Bastoni e Calafiori hanno piedi da centrocampisti».

Sulla Nazionale è ottimista…

«A Euro 2012 ci fu grande entusiasmo per l’1-1 nel girone, poi quattro pere in finale: magari stavolta succede il contrario. L’Italia fatica a qualificarsi ai grandi tornei e poi nei gruppi, ma se passa… Nei gruppi, anche se vinci la prima non sai cosa ti può succedere. E qui c’è il paracadute terzo posto. Ora l’importante è trovare la chimica dell’essere squadra: conosco certi momenti in ritiro, inizi a fare calcoli, ti entrano mille dubbi in testa. Prima arriva la gara con la Croazia e meglio è».

Da ex marcatore di centravanti, ha visto così male Scamacca?

Materazzi: «No, si è trovato isolato là davanti e quando ha avuto la chance per mettersi a disposizione dei compagni, due o tre volte ha creato qualcosa. E’ dura correre a vuoto, se ti mettono in mezzo. E non mi pare affatto così pigro: se dovessi vederlo così, verrei di persona in Germania a svegliarlo».

Brutta rivale la Croazia, per una gara decisiva?

«Sì, perché hanno grande qualità, ma a parte Modric non sai mai come la metteranno sul campo. Vedi la partita contro l’Albania: hanno buttato la possibilità di giocare uno spareggio ad armi pari con l’Italia. Ora non potranno, dovranno fare qualcosa in più. E vedere giocatori del livello di Modric e Kovacic essere così disperati mi fa pensare solo una cosa: che sanno che contro Italia è dura, può succedere di tutto».

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