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Mazzarri beffato, il club iraniano Persepolis vira sullo spagnolo Garrido

Oltre all’ex Napoli, riporta calciomercato.com, il club seguiva anche gli italiani Sottil, Iachini e Ballardini.

Mazzarri beffato, il club iraniano Persepolis vira sullo spagnolo Garrido
Db Riyad (Arabia Saudita) 18/01/2024 - Supercoppa Italiana / Napoli-Fiorentina / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Walter Mazzarri

Sembrava fatta per Walter Mazzarri sulla panchina del Persepolis, ma il club iraniano ha deciso di ingaggiare il tecnico spagnolo Juan Carlos Garrido Fernandez.

Mazzarri beffato, il club iraniano Persepolis vira su un altro allenatore

Secondo quanto riportato da calciomercato.com, tra gli allenatori italiani contattati dalla squadra iraniana c’erano Sottil, Ballardini e Iachini, oltre all’ex Napoli. Ma la scelta è caduta sul 55enne Garrido, ex Villarreal e Betis.

Niente da fare dunque per Mazzarri, che resta senza panchina.

L’ex Napoli tra i ritorni di fiamma finiti male

Il Mazzarri bis al Napoli non è stato l’unico ritorno non andato a buon fine sulla panchina di un club. Repubblica ricorda il ritorno di Sacchi al Milan, quello di Marcello Lippi in Nazionale e di Roberto Mancini all’Inter:

Il ritorno di Arrigo Sacchi al Milan, dopo gli anni con il sole in tasca, si chiuse con modalità crepuscolari: 11° posto nel 1997, solo sei anni prima a Milanello brillavano i trofei e Arrigo-Mosé con il suo megafono separava le acque e indicava al mondo una nuova verità. Todo cambia. Ci si convince che il solco battuto in passato è ripercorribile, basta seguirne le tracce.

Marcello Lippi (ri)arruolato a furor di popolo sulla panchina della Nazionale dopo il trionfo mondiale in Germania e la parentesi di Donadoni è la certificazione che non bisognerebbe mai cedere alla nostalgia, nemmeno ad interim, come nel caso di Mazzarri. Il calcio è una lavatrice che non smette mai di girare, ti distrai un attimo e con il timer dei programmi non ti ci raccapezzi più.

Il Mancini I° riportò l’Inter a vincere lo scudetto, il Mancini II° venne richiamato in corsa per sostituire Mazzarri, ma in quasi due stagioni perse 23 partite su 77 complessive e – soprattutto – non portò in bacheca nulla. Cedere al romanticismo significa scrivere una sentenza di proprio pugno. La verità è che il cuore ne sa molto più di noi. E il ritorno di fiamma spesso ci lascia con un cerino in mano”.

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