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Moggi: «Gravina è il vero colpevole della sconfitta dell’Italia, in Serie A giocano troppi stranieri»

Ad Adnkronos: «Dovrebbe mettere una regola di far giocare massimo 5 stranieri in ogni club. Quando il Governo ha abolito il decreto crescita, avrebbe dovuto ringraziarlo».

Moggi: «Gravina è il vero colpevole della sconfitta dell’Italia, in Serie A giocano troppi stranieri»
Italian Football Federation (FIGC) President Gabriele Gravina (R) and Italy's head coach Luciano Spalletti attend a press conference at the team's base camp in Iserlohn, on June 30, 2024, after they were eliminated by Switzerland in a round of 16 match of the UEFA Euro 2024 football championship. (Photo by Alberto PIZZOLI / AFP)

Luciano Moggi ha commentato la sconfitta dell‘Italia contro la Svizzera a Euro2024, concentrandosi sul ct Luciano Spalletti e il presidente della Figc Gabriele Gravina. Gli Azzurri hanno lasciato la competizione agli ottavi di finale, dopo averla vinta nel 2021.

Moggi: «Il vero colpevole della sconfitta dell’Italia è Gravina»

Ad Adnkronos ha dichiarato:

«Sento che molti colpevolizzano l’allenatore e sicuramente ha fatto degli errori. Ad esempio ha lasciato troppo libero Xhaka che ha fatto il bello e cattivo tempo a centrocampo, ma il vero colpevole di questa sconfitta è il presidente della Figc Gravina. Non ha saputo difendere gli interessi del nostro calcio, perché in Serie A giocano troppi stranieri che tolgono spazio ai nostri giovani. Se è vero che non si può fermare la libera circolazione dei lavoratori, avrebbe dovuto fare in modo da mettere una regola che obbligasse le squadre a non farne giocare più di cinque. Sarebbe bello facesse come Abete e si dimettesse. Quando il Governo ha abolito il decreto crescita ha avuto anche il coraggio di criticare, invece avrebbe dovuto ringraziarlo perché così non sarà più vantaggioso per un club acquistare uno straniero rispetto a un italiano».

Il presidente della Figc ha tenuto stamani una conferenza

Gravina in conferenza:

«E’ una giornata particolare, il nostro appuntamento con Euro2024 si è concluso ieri. Tanti sentimenti e riflessioni che si accavallano, ma siamo dispiaciuti per non aver potuto dare ai tifosi quella gioia che meritano e per il risultato, ma sappiamo che il risultato è soggetto a tantissime variabili, che comprendono l’ipotesi di una sconfitta. Rimane la delusione per non aver potuto dimostrare a chi ci ha seguito tutto quello che è stato fatto da questi ragazzi durante la preparazione. Una riflessione che ieri sera abbiamo fatto insieme io, il mister e Buffon con tutta la squadra, delusione che i ragazzi hanno condiviso con noi. Non parliamo di un gruppo che si distacca dall’assunzione di responsabilità. Siamo tutti responsabili. Ieri sera abbiamo chiacchierato con il mister, io sono molto pragmatico e credo che sia impensabile risolvere i temi abbandonando un progetto pluriennale e non si può abbandonare un progetto dopo otto mesi.

C’è da cambiare qualcosa, rivedere l’approccio, ci saranno delle riflessioni profonde. Ieri abbiamo iniziato a confrontarci, dobbiamo crescere tutti e abbiamo un solo modo per poterlo fare, per poter capire che quando si cade com’è successo a noi, bisogna avere la capacità di rialzarsi con la forza del progetto, delle idee e del lavoro. Io i problemi li affronto con il lavoro, non ho la cultura di fuggire di fronte a responsabilità che mi coinvolgono. Vi invito a tenere distinte le responsabilità politiche da quelle tecniche, altrimenti si aggredisce la parte tecnica per poi andare in quella politica. Il senso di responsabilità implica in questo momento, da parte mia, un senso di lucidità. Spalletti ha la nostra fiducia, tra 60 giorni inizia un nuovo appuntamento e non si può pensare che improvvisamente in Italia fioriscano i Mbappé, i Cristiano Ronaldo e i Messi. Nel nostro Paese dobbiamo valorizzare il talento, che c’è: tutte le giovanili sono qualificate alle fasi finali. Il talento c’è. Tutte le nostre nazionali giovanili sono qualificate alle fasi finali. Non possiamo di vincere un titolo europeo con ragazzi che hanno dimostrato grande talento e tecnica con presenze 0».

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