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Mondiale per club avvolto nel mistero, anche Juventus e Inter sono dubbiose (Corsport)

Nessuna novità sul fronte soldi e sponsor. Resta la questione infortuni. Elkann in esplorazone diplomatica

Mondiale per club avvolto nel mistero, anche Juventus e Inter sono dubbiose (Corsport)
Zurigo (Svizzera) 09/01/2017 - FIFA Football Awards / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: Gianni Infantino

Mondiale per club avvolto nel mistero, anche Juventus e Inter sono dubbiose. Lo scrive il Corriere dello Sport. Non è stato sciolto alcuno dei dubbi relativi alla manifestazione, come scrivemmo sul Napolista il 4 giugno.

Scrive il Corsport con Giorgio Marota:

A un anno esatto dal via, una coltre di silenzio avvolge quella che la Fifa aveva definito «la più spettacolare e avvincente delle competizioni». Il nuovo Mondiale per Club – fischio d’inizio il 15 giugno 2025 – sta nascendo tra dubbi e perplessità, al punto che persino da Zurigo ora temono la figuraccia planetaria dopo aver dribblato la ribellione pubblica del Real Madrid.

Dietro i comunicati ufficiali, però, resiste il malumore di tante società europee che spingerebbero per il rinvio del torneo al 2027 (o a data da destinarsi) a causa dei troppi nodi da districare e di un calendario drammaticamente affollato di eventi. Perplessità comunicate anche da Juventus e Inter, le due italiane qualificate al torneo.

La nuova Juve, appena rientrata nell’Eca per volontà di John Elkann, sta lavorando sui tavoli istituzionali per tentare la via della collaborazione. Da quanto filtra, a settembre si saprà di più sulle varie questioni irrisolte. Che qui tentiamo di riepilogare.

Mondiale per club e il nodo soldi

Prima di tutto, i soldi. Probabilmente non sono così tanti come prometteva il presidente Infantino: da Zurigo parlavano di 50 milioni di bonus d’entrata, con la prospettiva di arrivare a 100 in caso di successo, mentre più di qualcuno (non solo Ancelotti) ha parlato di una ventina di milioni sul piatto. 

Tra l’altro, non sono ancora noti né gli accordi di sponsorizzazione che dovrebbero rappresentare la principale fonte di entrata, né le città americane che ospiteranno la manifestazione e neppure quali emittenti lo trasmetteranno.

Poi ci sono le questioni calendario e infortuni.

E infine la questione contratti che in genere scadono il 30 giugno mentre la manifestazione proseguirebbe anche a luglio.

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