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Mondiale per club, non si sa nulla. Nessuna notizia su diritti tv e sponsor (Gazzetta)

La Gazzetta conferma quanto scritto una settimana fa dal Napolista: non ci sono le sedi e i club reclamano i soldi promessi dalla Fifa

Mondiale per club, non si sa nulla. Nessuna notizia su diritti tv e sponsor (Gazzetta)
Doha (Qatar) 18/11/2022 - conferenza stampa Fifa / foto Imago/Image Sport nella foto: Gianni Infantino ONLY ITALY

Mondiale per club, non si sa nulla. Nessuna notizia su diritti tv e sponsor. Lo scrive la Gazzetta dello Sport all’indomani della doppia smentita del Real Madrid di Ancelotti dopo l’intervista del tecnico al Giornale. La frase incriminata era: «club non parteciperanno a quel torneo. Una partita sola del Real Madrid vale 20 milioni e la Fifa vuole darci quella cifra per tutta la coppa.
Negativo. Come noi altri club rifiuteranno l’invito».

Al di là della smentita, il problema esiste come peraltro abbiamo scritto sul Napolista lo scorso 4 giugno (quindi una settimana fa): “Il Mondiale per club è a rischio, non c’è l’accordo economico tra Infantino e i top club”.  

Oggi la Gazzetta conferma che al momento non c’è chiarezza sulla manifestazione.

In origine doveva essere un torneo da 16 o 24 club ma, senza più Boban a “frenare”, la Fifa, cioè Infantino, è passata a 32 squadre. Più partite, più tutto. In cambio, ricchi premi e cotillons, ma il problema è che, dopo le grandi promesse, e le voci di un minimo di 50 milioni di dollari per partecipare, su Zurigo è calato un silenzio a dir poco assordante. I soldi arrivano da diritti tv e sponsor. Non si hanno notizie di diritti tv e sponsor. E i club hanno cominciato a fare il muso lungo.

Mondiale per club, non si hanno notizie su sedi, sponsor e diritti tv

I club europei sono di valore top: Real e Atletico, Juve e Inter, City e Chelsea, Bayern e Borussia, Benfica e Porto, Salisburgo e Psg. Mancano Barcellona, Milan, Liverpool, United, perché ogni campionato non può schierare più di due (o tre) squadre. Ci si qualifica con i risultati nelle ultime quattro Champions. La prima edizione si svolgerà negli Usa tra il 15 giugno e il 13 luglio 2025, ma neanche delle sedi (e del sorteggio) si hanno notizie, anche se si parla di New York e Miami città sicure. Il che è preoccupante perché, a dodici mesi esatti dal torneo, i problemi organizzativi possono soltanto aumentare. Gli inglesi, dal calendario stracolmo, sono stati i primi a insinuare che, forse, qualcuno avrebbe potuto boicottare il ricco torneo, visto che l’associazione calciatori ha già minacciato il “no”.

La palla passa alla Fifa perché, al di là delle smentite, la questione Real significa una cosa: i club vogliono sapere cosa li aspetta, subito, e vogliono capire se si sono illusi di avere 50 milioni già in tasca.

Per quello che si sa dal bunker di Zurigo, ci sono trattative in corso con sponsor e broadcast per firmare i contratti e fissare i montepremi per i club. Un paio di settimane fa l’annuncio sembrava vicino, poi di nuovo il silenzio. Di sicuro il Mondiale per club non può valere solo 20 milioni, allora meglio una tournée. Infine, prima ancora di cominciare l’edizione del debutto, si dovranno ridiscutere tante cose, cominciando dai club: 32 non è un numero sostenibile. Non più.

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