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Mulé avvisa Gravina: «il sistema calcio fa acqua da tutte le parti ed è naufragato con la Nazionale»

Il vicepresidente della Camera: «Se Gravina guardasse oltre il suo naso, se ne renderebbe conto. Guai mettere in discussione l’autorità del Parlamento»

Mulé avvisa Gravina: «il sistema calcio fa acqua da tutte le parti ed è naufragato con la Nazionale»
Mg Londra (Inghilterra) 01/06/2022 - Finalissima 2022 / Italia-Argentina / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Gabriele Gravina

Mulé avvisa Gravina: «il sistema calcio fa acqua da tutte le parti ed è naufragato con la Nazionale»

«La politica rappresenta il popolo italiano, guai se si mette in discussione l’autorità del Parlamento che lo rappresenta: se ne facciano una ragione Gravina e tutti quelli che difendono un sistema antistorico. Se Gravina guardasse oltre il suo naso, si renderebbe conto che il sistema fa acqua da tutte le parti ed è naufragato con la Nazionale». Questa è la replica di Giorgio Mulé, vicepresidente della Camera, alle recenti dichiarazioni di Gabriele Gravina relativamente alla relazione tra politica e calcio, riportata dall’Ansa: «Non scappo da responsabilità. Le critiche feriscono, quelle strumentali legate ad una richiesta di dimissioni.  Quelle costruttive no, vanno ascoltate. Non esiste che qualcuno possa governare dall’esterno il nostro mondo, questo vale per la politica sia per tutti gli altri nel chiedere le dimissioni sia di Gravina che di Spalletti. Non esiste. Le elezioni Figc non si possono fare prima delle Olimpiadi, alla prima data utile lo faremo. Critiche si ma facciamole costruttive»

Il deputato di Forza Italia ha criticato l’operato del numero uno della Figc, esprimendosi senza mezzi termini sulla sua gestione del movimento calcistico e sui risultati della Nazionale guidata da Luciano Spalletti. Gravina ha espresso diversi concetti all’indomani dell’eliminazione dell’Italia agli Europei in Germania, in conferenza stampa, tra i quali la necessità che la politica non ‘dovesse richiedere’ le sue dimissioni.

Lo scontro verbale tra Gravina e Mulé

Nei giorni scorsi un emendamento presentato dal deputato di Forza Italia, Giorgio Mulè, rilanciava il progetto di una Lega Serie A indipendente dalla Federcalcio. «È un intervento – ha spiegato il deputato – finalizzato al riconoscimento del ruolo e del peso che hanno le Leghe sportive professionistiche” che oggi “sono sottorappresentate, come la Lega A, rispetto a quello che esprimono e versano».

«Una provocazione», la definisce il presidente della Figc, Gabriele Gravina. «Ma non è uno schiaffo alla mia persona. Non c’è una questione personale, io sotto il profilo istituzionale difenderò sempre questa federazione e in qualità di membro di Giunta Coni difenderò lo sport italiano».

Secondo l’emendamento presentato le leghe professionistiche dovrebbero “godere di piena autonomia statutaria, regolamentare, organizzativa e gestionale” e poi ancora “hanno diritto a un peso elettorale nelle assemblee e a una rappresentanza negli organi direttivi delle federazioni sportive nazionali di riferimento adeguati al contributo economico apportato al sistema sportivo”. A quest’ultimo punto in particolare risponde Gravina perché «se riteniamo che il calcio italiano debba essere valutato solo per il peso economico, allora tutte le altre dimensioni verrebbero mortificate, come quella del volontariato».

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