Gli altri sono Donnarumma, Barella, Jorginho e Darmian. Fa bene Spalletti a parlare con i senatori, altrimenti vorrebbe dire averli contro
Nazionale, ecco chi sono i cinque leader con cui parla Spalletti (c’è anche Di Lorenzo). Lo scrive Libero con Claudio Savelli. Sono in cinque i calciatori con cui Spalletti si confronta: sono Donnarumma, Barella, Jorginho, Di Lorenzo e Darmian. Tutti di squadre diverse.
Scrive Libero
Fa bene Luciano Spalletti ad arrabbiarsi quando gli viene chiesto se parla con i senatori. Ovvio che sì. Sarebbe un problema se non lo facesse: vorrebbe dire avere contro i leader di una squadra, e sappiamo tutti come è andata a finire in passato quando è successo. Ben venga il dialogo soprattutto se il comitato di leader è affidabile. E lo è. Trattasi di Donnarumma, Barella, Jorginho, ovvero i tre capitani con più presenze, più Di Lorenzo, il suo uomo e capitano del suo Napoli campione d’Italia, e Darmian, il più vecchio della comitiva. Va notata una cosa di questi cinque giocatori che compongono la tavola rotonda attorno al ct: sono tutti leader piuttosto silenziosi, personalità vere e genuine ma non esuberanti. Difficilmente uno di questi, anche in un mondo ostile quale non è l’Italia attuale, volterebbe le spalle a un allenatore.
In Nazionale non ci sono più i blocchi di interisti, juventini, milanisti
In passato ci sono state le fazioni, i blocchi di interisti e di juventini e di milanisti che si facevano una guerriglia interna, i cosiddetti clan: ecco, non è più così. L’Italia ha un nucleo di senatori ma sta bene insieme perché Spalletti è stato capace di chiarire la leadership interna prima di cominciare l’Europeo.