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Nek: «Mia figlia ascolta i trapper con me e le dico: “ti rendi conto di cosa stai ascoltando con tuo padre”»

Renga a Oggi: «La cosa più bella dei tour on the road sono le schiscette enormi che mangiamo di notte in pullman»

Nek: «Mia figlia ascolta i trapper con me e le dico: “ti rendi conto di cosa stai ascoltando con tuo padre”»
Sanremo (Im) 08/02/2023 - 73° Festival di Sanremo / foto Image nella foto: Nek-Francesco Renga

Oggi intervista Nek e Renga che, reduci dall’ultimo Sanremo sono in procinto di partire per un tour estivo in coppia

Com’è la vita on the road?

N. «Ci portiamo il mondo dietro, figli, parenti, amici. Il nostro concerto è al cento per cento un karaoke dove si susseguono i successi dell’uno e dell’altro per due ore e un quarto».

R. «La cosa più bella sono le schiscette enormi che mangiamo di notte in pullman, dopo il concerto, mentre viaggiamo tra una città e l’altra»

I gusti musicali dei vostri figli vi influenzano?

N. «Mia figlia ascolta i trapper con me in macchina. Musicalmente ci sono cose interessanti, ma i testi hanno allusioni sessuali esplicite, e io le dico: “Ma ti rendi conto di cosa stai ascoltando con tuo padre” Lei giura che le parole non le ascolta neanche».

R. «Mia figlia Jolanda fa un programma su Radio Zeta e mi fa scoprire cose fighe, molte riprendono gli anni Sessanta. Ma è un linguaggio che non ci appartiene».

Francesco, Ambra ha detto che lei è una persona importante, a cui dire «ti amo» anche da separati.

«Con Ambra siamo sempre rimasti una famiglia, perché abbiamo due bellissimi ragazzi che abbiamo fatto insieme. Questa cosa ci ha tenuti legati e lo farà per sempre. Quello che dice Ambra è chiarissimo, è un tipo di amore che non passa mai, perché passa attraverso l’amore per i figli. E poi c’è il rispetto nelle situazioni e nelle decisioni difficili, il rispetto per la persona che hai amato, e che ami anche adesso in maniera completamente diversa».

Nek, lei invece ha festeggiato 24 anni di matrimonio con Patrizia Vacondio. Il vostro segreto?

«Bisogna aver cura del proprio rapporto. Io e mia moglie ci siamo scornati tante volte, ognuno di noi deve adattarsi ai difetti dell’altro, se ami una persona la ami così com’è. E poi bisogna chiedere scusa subito dopo aver litigato, non lasciare passare troppo tempo. Altrimenti è come se ci fosse un graffio che poi diventa un taglio, una ferita, che può espandersi e lasciare una cicatrice che non si chiude».

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