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«Nessuno vuole giocare di notte. Ma il Roland Garros s’è venduto a Prime Video» (Guardian)

Djokovic ha battuto Musetti alle 3 del mattino, i giocatori fanno a gara per non beccare lo slot serale: “Fa male alla salute, andiamo a dormire all’alba”

«Nessuno vuole giocare di notte. Ma il Roland Garros s’è venduto a Prime Video» (Guardian)
Serbia's Novak Djokovic reacts while playing against Italy's Jannik Sinner during their men's singles semi-final match on day 13 of the Australian Open tennis tournament in Melbourne on January 26, 2024. (Photo by Lillian SUWANRUMPHA / AFP) / -- IMAGE RESTRICTED TO EDITORIAL USE - STRICTLY NO COMMERCIAL USE --

Tutto sommato a Sinner è andata di lusso. Djokovic e Musetti sono entrati in campo alle 22.30, con Djokovic che vinto cinque set dopo alle 3.07 del mattino, record per il Roland Garros. Ed è riscattata la polemica sul tennis notturno. Un classico ormai, soprattutto per gli Slam, che si giocano su 5 set. “Nessun altro sport importante al mondo vede i suoi atleti competere nelle prime ore del mattino – scrive il Guardian – eppure il tennis è riuscito a renderlo un evento regolare. Negli ultimi anni, le partite sono finite fino alle 4:05 agli Australian Open con Andy Murray l’anno scorso e alle 4:55 in Messico nel 2022″.

Penso che sia davvero malsano“, ha detto Ons Jabeur. “Le 8.15 è davvero tardi per iniziare una partita di cinque set”. E Casper Ruud, che ha battuto Etcheverry all’una di notte l’ha detto direttamente in campo: “Amo il tennis e amo il Roland Garros. Ma non sono sicuro che mi piaccia giocare all’una di notte”.

Il fatto è che Per i giocatori il lavoro non si ferma quando escono dal campo. “Ma in realtà, alle 3 del mattino, poi hai la stampa e poi devi fare la doccia, mangiare e poi molte volte i trattamenti, quindi probabilmente non si va a letto prima delle 5 del mattino, forse alle 6 e anche delle 7“, ha detto Coco Gauff. “Penso decisamente che non sia salutare”.

Con l’arrivo del tetto sul Court Philippe-Chatrier gli Open di Francia hanno iniziato a vendere i diritti di una partita al giorno in prima serata a Prime Video per una cifra considerevole.

Le partite notturne sono pubblicizzate come il match principale di ogni giorno – e la Federazione francese di tennis ha ricevuto critiche significative per non aver programmato una sola partita femminile nella sessione notturna finora quest’anno – ma i giocatori fanno a gara per evitare di finire nello “slot del cimitero”. Rafael Nadal che Iga Swiatek hanno ripetutamente richiesto partite anticipate. Anche Carlos Alcaraz ha espresso categoricamente la sua disapprovazione per la sessione notturna.

Tra l’altro agli Australian Open e agli Us Open le notti sono calde. Il freddo di Parigi, però, rende i campi in terra battuta ancora più lenti, la palla si muove a malapena nell’aria fredda. “Per gran parte della partita di sabato, Djokovic ha faticato a superare l’eccellente difesa di Musetti in condizioni che ricordavano le sabbie mobili”, scrive il Guardian. Ed è un problema anche per il pubblico che paga e per i raccattapalle, che sono spesso minorenni.

Solo quattro anni fa, al Roland Garros si fermavano non appena il sole tramontava. Non si poteva giocare con le luci, ricorda il Telegraph. “Il cambio di politica è stato una semplice presa di denaro. Dopo aver investito in alcuni costosi aggiornamenti negli ultimi anni, la Federazione francese di tennis aveva bisogno di un’urgente iniezione di denaro. L’hanno ottenuto inventando una sessione notturna nel 2021 e vendendo i diritti televisivi a Prime Video”.

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