L’analisi di questa sfida mai nata è terribilmente facile: agli azzurri non è riuscito niente. Né i titolari né i rincalzi hanno saputo ridurre una distanza abissale che il punteggio non racconta
Maurizio Crosetti su Repubblica analizza la sconfitta dell’Italia contro la Spagna a Euro 2024. Un’analisi piuttosto semplice: la Spagna ha dominato e l’Italia deve ringrazia il solo gol di scarto. Per Di Lorenzo un incubo.
Agli Azzurri non è riuscito niente: Di Lorenzo un incubo
Scrive Crosetti su Repubblica:
L’analisi di questa sfida mai nata è terribilmente facile: agli azzurri non è riuscito niente. Non il recupero della palla, non il più elementare disegno di gioco (centrocampo esile come un filo di ragno), non il rinculo che tocca al centroboa (per Scamacca è una bocciatura forse senza appello), non la gestione delle corsie laterali dove la Spagna è padrona dei sette mari (per Di Lorenzo, un film di Dario Argento dal vivo), non un tiro in porta.
Né i titolari né i rincalzi hanno saputo ridurre una distanza abissale che il punteggio non racconta, visto che lo striminzito uno a zero è l’unica grazia (relativa) che ci cala dall’alto. Non basta per garantirci il passaggio agli ottavi, che dovremo strappare a nonno Modric (ci basterà un pareggio), e immaginiamo che le ginocchia azzurre un po’ tremeranno, anche solo per forza d’inerzia, visto il grottesco ballo al quale gli spagnoli ci hanno costretti.
Spagna-Italia ha dimostrato chi è più bravo e chi è più scarso a calcio (Crosetti)
Maurizio Crosetti sulla pagine di Repubblica analizza la partita dell’Italia di ieri contro la Spagna definendola una notte buia per il nostro calcio
“La Spagna ci è saltata al collo dal primo all’ultimo minuto, dandoci un’impietosa lezione di calcio: che sarà anche moduli, scienza, flussi e controflussi, riaggressione e compagnia cantante, ma poi quasi sempre si riduce a chi è più bravo contro chi è più scarso. E il più bravo, nove volte su dieci vince”.
La cosa più incredibile è che alla fine, grazie a Donnarumma, l’Italia abbia perso solo per un gol e per giunta un autogol
“Più che riaggressione, regressione. Totale. Non abbiamo tenuto un pallone, e se non li avesse respinti quasi tutti Donnarumma, ciclopico orso del luna park, sarebbe stata goleada. Siccome il football è creatura ironica e beffarda, l’Italia ha perso una delle peggiori partite della sua storia recente solo per autogol, goffo e insieme sfortunato. Come consolazione è come succhiare un chiodo arrugginito, ma facciamocela bastare”.
Ieri è apparso chiaro il motivo, anzi i motivi, per cui negli ultimi due Mondiali l’Italia è rimasta sul divano a guardare, ci sono molte squadre che giocano a calcio meglio di noi
“Se non è stata solo una notte del tutto sbagliata, Spagna-Italia ridefinisce al ribasso le nostre ambizioni e ridisegna la gerarchia europea (e per carità di patria, oggi neppure pensiamo a quella mondiale)”.