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Per Donnarumma pesa più la maglia del Psg che quella della Nazionale: “trasuda sicurezza” (L’Equipe)

Per tutti gli altri pesa di più la maglia della nazionale. L’Italia gli ha dato una serenità d’acciaio: dodici parate in tre partite non raccontano dell’atteggiamento da leader

Per Donnarumma pesa più la maglia del Psg che quella della Nazionale: “trasuda sicurezza” (L’Equipe)
Mg Lipsia (Germania) 24/06/2024 - Euro 2024 / Croazia-Italia / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Gianluigi Donnarumma

L’Equipe ricorda come Donnarumma, portiere e capitano dell’Italia, prima che iniziasse Euro 2024, dichiarò: «Siamo venuti qui per difendere il nostro titolo». Ecco, “se alcuni compagni lo hanno difeso un po’ meno bene di lui, in questo primo turno l’italiano ha rispettato la parola data, impressionando in porta al punto da essere considerato, per il momento, il miglior portiere del torneo“.

L’Italia ha messo le ali a Donnarumma: dodici parate in tre partite non raccontano dell’atteggiamento da leader

Ma tutto questo evoca un po’ meno complimenti per i tifosi del Psg, che non sempre hanno assistito a questa versione arricchita del loro portiere, più serena, più sicura, più forte. Per tutti gli altri giocatori, o quasi, il peso della maglia della nazionale pesa più di quello del club, ma Donnarumma sembra sperimentare l’effetto opposto. Come se la Nazionale gli avesse dato ali e una mente d’acciaio.

Finora, in tre partite, ha subito 3 gol sui quali non ha alcuna colpa. Sul primo è vittima di un tocco sbagliato di Dimarco contro l’Albania (2-1, 15 giugno), poi di un autogol contro la Spagna (0 -1, 20 giugno) dopo aver deviato un cross, e infine il gol da un recupero a bruciapelo, contro la Croazia (1-1, 24 giugno), poco dopo aver parato un rigore.

Per il resto, “ha deviato tiri con riflessi a volte impressionanti, come su un colpo di testa a bruciapelo di Pedri, e una presenza sicura che intimidisce l’avversario, come sul rigore deviato di Luka Modric. Dodici parate in tre partite, raccontano le statistiche, che non parlano dell’atteggiamento da leader, degli incoraggiamenti o delle ammonizioni ai compagni, dei festeggiamenti dopo una parata riuscita, dei pugni chiusi e del petto in fuori”.

E, nella tranquilla Iserlohn dove l’Italia si è sistemata per questo Euro, ha trovato un ambiente ideale. In campo, questa serenità è evidente nel suo gioco: più aggressivo nelle uscite, più offensivo negli inserimenti, trasuda sicurezza. Si impone sui cross, non trema quando ha la palla tra i piedi ed è sottopressione. Ci saranno altri traguardi, ma gli italiani sanno di avere alle spalle un patrimonio, immenso e tranquillo come una montagna svizzera”.

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