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Pirateria, nel 2023 quasi 1 milione di euro al giorno sottratti alle casse dello sport

Un’indagine condotta da Ipsos in collaborazione con Danz e Fapav evidenzia i dati dell’attività criminale: nel 2023 1,4 milioni di fruizioni legali perse

Pirateria, nel 2023 quasi 1 milione di euro al giorno sottratti alle casse dello sport
Db Barcellona 12/10/2022 - Champions League / Barcellona-Inter / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: telecamera pallone

Oggi a Roma in occasione degli Stati Generali della lotta alla Pirateria tra legalità, sicurezza e intelligenza artificiale è stato  presentata un’indagine condotta da Ipsos che traccia un bilancio dei danni causati dalla pirateria all’industria sportiva. Presente anche Dazn che conferma il suo impegno al fianco di Fapav (Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali).

L’indagine conferma che anche per il 2023 i dati sono allarmanti: 285milioni di euro (in crescita di +18 milioni rispetto al 2021) sottratti alle casse dello sport. Quasi 1 milione di euro al giorno che l’intero sistema non può reinvestire per far crescere il prodotto calcio e lo sport in generale.

Come sottolinea anche il Corriere dello Sport, “il settore dello sport live resta tra i più impattati: nel 2023, infatti, si registra un aumento degli atti criminali commessi di +0,4 mln rispetto al 2021 per una stima totale di 11,4 milioni di fruizioni legali perse e un bacino invisibile di ‘hooligans digitali’ abbonati ad almeno una IPTV illegale che è in costante crescita e che nel 2023 ha toccato quota 3.6 mln (+1.3 mln rispetto al 2021), essendo i benefici percepiti dalla fruizione illegale dei contenuti maggiori dei rischi“.

Le parole del General Counsel di Dazn Italia sulla Pirateria

Sul punto è intervenuto anche il General Counsel di Dazn Italia, Romano Righetti:

«La Pirateria è un fenomeno criminale e va sconfitta. Il consenso a livello istituzionale è esteso, e non è banale trovarlo, ma è importante essere tempestivi: ogni giorno che passa regaliamo alla criminalità oltre 700.000 euro. Chi offre e vende pirateria è un’organizzazione criminale sofisticata: anche se la piattaforma ha oscurato migliaia di siti illegali, i pirati potrebbero essere in grado di aggirare il sistema legale in tempi brevi. Per rendere la piattaforma più efficace occorrerebbe la collaborazione da parte di alcune realtà che consentono a chi offre la pirateria di rendersi invisibili. Questi soggetti devono concorrere ad una corretta applicazione della legge dello Stato italiano, sia a livello amministrativo, AgCom su questo fronte è già impegnata, sia in tribunale».

«Bisogna utilizzare gli indirizzi IP di chi vende e compra pirateria – continua Righetti – Bisogna procedere con le sanzioni. Inoltre, bisognerebbe estendere alla pirateria digitale strumenti investigativi e di repressione adottati per altri reati: l’utilizzo del “sotto copertura“ ed il sequestro per equivalente, anche preventivo. Serve che tutti si schierino contro la pirateria: Presidenti, Dirigenti, Tesserati, perché i tifosi seguono quello che fanno i loro idoli. Questo passaggio insieme alla collaborazione da parte degli intermediari, l’utilizzo dell’indirizzo IP, il rafforzamento delle operazioni fatte dalle Forze dell’Ordine, il sequestro per equivalente insieme alla moral suasion, permetterebbero un contrasto davvero efficace».

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