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“Pompeii theatrum mundi”, si inaugura il 13 giugno con Emilio Isgrò

Al Teatro Grande di Pompei si comincia con “Odissea cancellata”. Seguiranno poi il “De rerum natura”, l’“Edipo re” e la “Fedra”

“Pompeii theatrum mundi”, si inaugura il 13 giugno con Emilio Isgrò
Emilio Isgrò

“Pompeii theatrum mundi”, si inaugura il 13 giugno con Emilio Isgrò

“Odissea cancellata” di Emilio Isgrò apre ufficialmente il “Pompeii theatrum mundi” il 13 giugno al Teatro Grande di Pompei. Seguiranno poi (dal 27 giugno) il “De rerum natura” lucreziano nella versione di Davide Iodice e Fabio Pisano, l’“Edipo re” di Sofocle (dal 4 luglio) e la “Fedra” di Euripide (dall’11 luglio) con la regia del regista scozzese Paul Curran. La prima rappresentazione – della ‘Odissea cancellata” – è quella che più solletica la nostra curiosità perché porterà alla ribalta uno dei massimi autori di arte visiva mondiale, quell’Emilio Isgrò (Barcellona Pozzo di Gitto 1837) che ha attraversato il secolo breve con i suoi esordi di poeta, narratore e con il primo mestiere – quello giornalistico – che gli ha dato inizialmente da vivere. Poi dopo avere provato l’alea poetica, Isgrò nei primi anni ’60 fa la sua scelta di campo realizzando le sue prime cancellature visive. Dietro queste sue prime opere che a prima vista potevano richiamare deliri futuristici c’era la sua scelta di campo: “rovesciare il campo, come io feci con le cancellature, non significava distruggere la parola na salvaguardarla per tempi migliori, per quando cioè la capacità di riflettere si sarebbe finalmente saldata alla necessità di creare (“Autocurriculum” di Emilio Isgrò, Sellerio 2017)”.

Come fare per salvaguardare la parola poetica –  “che poi era la vera parola umana (ibidem)” – che veniva ridotta nel 1900 a puro simulacro visivo? Cancellandola! Ora questa ennesima prova nella sua zona Cesarini intellettuale con la regia di Giorgio Sangati su installazione scenica “in situ” dello stesso artista messinese. Andiamo a vedere.

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