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Raspadori: «Più spazio con Conte? Il mio obiettivo è quello, avere continuità e fare un’annata da protagonista»

In conferenza: «Centravanti di struttura per la Nazionale? Non credo sia un requisito fondamentale anche se in certe partite può essere un valore aggiunto»

Raspadori: «Più spazio con Conte? Il mio obiettivo è quello, avere continuità e fare un’annata da protagonista»
Db Roma 17/11/2023 - qualificazione Euro 2024 / Italia-Macedonia del Nord / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: esultanza gol Giacomo Raspadori

Raspadori in conferenza stampa da Casa Azzurri per parlare della prossima sfida dell’Italia contro la Spagna.

Tu come ti stai giocando la carta titolarità?

«Me lo sto giocando al massimo come sempre. Il nostro obiettivo è cercare di mettere il mister in difficoltà nelle scelte».

Ti sei portato dei libri? Frattesi diceva che il numero 9 è un falso mito

«Per la domanda sulla sala giochi, in questo momento è giusto concentrarsi sul gruppo. Stiamo bene insieme. In questo momento sono  focalizzato sull’Europeo. Poi sul centravanti di struttura, non credo che sia un requisito fondamentale anche se in certe partite può essere un valore aggiunto. Si può benissimo in un contesto di gioco organizzato avere un attaccante che si tira fuori con qualcuno alle spalle che va a coprire lo spazio che si libera».

Sei in Nazionale da 3 anni e sei stato titolare solo una volta. L’anno prossimo non ci sarà Osimhem al Napoli. Inizi a scalpitare per la prossima stagione?

«Sono una ragazzo ambizioso, voglio ritagliarmi il più spazio possibile. Ho 24 anni, non mi considero un giovane del calcio. Il mio obiettivo è avere più continuità».

Che cosa ti aspetti da questo Europeo?

«Sono più maturo e consapevole dei miei mezzi. Spalletti trasmette carica in ogni istante. Il tempo a disposizione rispetto a un club è meno e noi dobbiamo essere bravi ad assimilare il più possibile per avere un’identità e riportarla in campo».

Poi su Kvara

«Kvara? Gli faccio un grande in bocca al lupo per l’esordio con la Georgia, è un ragazzo d’oro oltre che un grande talento. Siamo umani, è normale che ogni cosa che succede ci pensiamo, è normale avere pensieri extra rispetto a quello che si fa ma poter giocare questa competizione ti riporta la concentrazione».

Se si sente sottostimato

«No, sono all’interno di un gruppo di calciatori fortissimi, sarebbe una mancanza di rispetto. Nell’ultimo anno non ho avuto la continuità che mi avrebbe portato più benefici per fare ancora meglio ma non c’è da mollare. Ogni giorno mi costruisco l’occasione, cercherò di fare sempre così per farmi trovare pronto quando serve».

Se si sente pronto, avendo giocato poco al Napoli

«Non è colpa di nessuno, per come sono fatto io e per come mi alleno ogni giorno non penso di aver perso qualcosa, anzi, sono al 100%».

Raspadori: «Le favorite sono Inghilterra e Francia, ma cercheremo di creargli problemi»

Chi sono le favorite per l’Europeo?

«Possiamo fare male alla Spagna in diversi modi, siamo concentrati su quello che facciamo noi, sappiamo di trovare una squadra fortissima. Abbiamo tutte le carte in regola per potergli fare male. Favorita? Inghilterra e Francia per le individualità ma cercheremo di creargli problemi».

Sempre su Kvara

«Con Kvara non ci siamo sentiti. Sulla Spagna, abbiamo notato l’intensità che hanno messo in tutta la partita, è un aspetto che dobbiamo riuscire a fare allo stesso modo, con e senza palla».

Se si sente parte del gruppo

«Mi sono sempre sentito parte del gruppo della Nazionale, sono sempre stato convocato tranne una volta per infortunio. La continuità aiuta il giocatore a esprimersi al meglio, giocare 30 partite di fila ti porta sicurezza tecnico-tattica. Questo più aiutare».

Cosa pensi del fatto che in Italia le under vincano ma i giovani giocano poco?

«È una problematica che va avanti da tempo, in Italia uno a 24 anni è considerato giovane. Io non mi reputo giovane e spero che ci sia l’opportunità di far giocare e far sbagliare i giovani. Io a Sassuolo con De Zerbi ho avuto questa fortuna, non è scontato in Italia».

Hai già sentito Conte?

«Sì, mi ha chiamato e ci siamo conosciuti ma adesso sono focalizzato su questo che è il sogno di tutti i ragazzi».

Pensi che l’anno prossimo a Napoli con Conte avrai più spazio? O pensi che farai delle riflessioni?

«Il mio obiettivo è quello, fare un’annata da protagonista e avere continuità. Ancora non ci siamo conosciuti di persona, troppo presto per parlarne e non è la sede corretta».

 

 

 

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