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Raspadori: «Università? Lo sportivo ha una carriera “breve”, avere una seconda strada aperta aiuta» (VIDEO)

Ai canali social del club: «Studio e calcio sono due cose che non tolgono nulla l’una all’altra, anzi ti danno qualcosa in più. Non è che se ti prendi due ore di studio al giorno ti alleni peggio o viceversa»

Raspadori: «Università? Lo sportivo ha una carriera “breve”, avere una seconda strada aperta aiuta» (VIDEO)
Db Napoli 03/03/2024 - campionato di calcio Serie A / Napoli-Juventus / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: esultanza gol Giacomo Raspadori

Raspadori: «Università? Lo sportivo ha una carriera “breve”, avere una seconda strada aperta aiuta»

Raspadori è il protagonista del quinto episodio di Drive&Talk, il format del Napoli dove i giocatori vengono intervistati mentre sono alla guida. L’attaccante del Napoli ha parlato della sua carriera università e di come concilia studio e calcio.

Il video dell’intervista è sul canale youtube del Napoli.

Sei iscritto all’università.

«Ci sono tanti giocatori che hanno fatto questa scelta. In tanti stanno capendo che l’aspetto calcistico non toglie nulla allo studio».

Io però percepisco una difficoltà logistica. Come fai a conciliare studio e lavoro?

«La prima cosa è la volontà. Se c’è la volontà una soluzione si trova. Chiaramente non è semplice, ma nella vita alcune cose devono essere felice. Io penso che sono due cose che non tolgono nulla l’una all’altra, anzi ti danno qualcosa in più. Non è che se ti prendi due ore di studio al giorno ti alleni peggio o viceversa. Nella maggior parte dei casi uno sportivo ha una carriera relativamente breve, se uno ha una seconda strada, può essere solo un aiuto nel momento in cui non ci sarà più la tua prima passione».

Gli sportivi conoscono lo spirito del sacrificio.

«Credo che niente mi abbia dato nella mia vita, oltre alla mia famiglia, come lo sport. E’ stata la miglior scuola di vita, ti insegna lo spirito di sacrificio e il rispetto. Poi tante volte si può pensare che il calciatore può non essere intelligente o maturo, ma per i percorsi che ci sono dietro a questo ambiente, ci sono tante persone che arrivano a maturare vivendo determinate situazioni».

Il resto dell’intervista di Raspadori qui.

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