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Reja: «L’Italia deve temere l’Albania, guai a prenderla sotto gamba» (Messaggero)

«L’Italia ha tanti giovani che devono emergere, ma hanno poca esperienza. Si sta chiaramente lavorando in prospettiva futura».

Reja: «L’Italia deve temere l’Albania, guai a prenderla sotto gamba» (Messaggero)
Eddy Reja Image Sport

In vista della sfida inaugurale dell’Italia contro l’Albania per Euro2024 di sabato, il Messaggero ha intervistato Edy Reja che ha guidato dal 2019 al 2022 la Nazionale balcanica.

Le parole di Reja

«L’Albania è cresciuta tantissimo, ora ha giocatori di esperienza. Si chiude bene ed è micidiale in ripartenza con la velocità dei suoi esterni. Manaj o Broja davanti, un pericolo per ogni difesa».

L’Italia deve temere questo esordio? «Assolutamente sì. L’Albania ha un carattere fortissimo e, anche tecnicamente, guai a prenderla sotto gamba. Tanti elementi sono maturati proprio nel nostro campionato. Da Djimsiti a Ismajli, passando per Hysaj, Bajrami, Asllani. Ramadani ha fatto una gran stagione a Lecce. Ci conoscono alla perfezione e sono ancora più motivati a batterci ».

Chi dev’essere l’osservato speciale? «Più di uno. Asllani, e davanti Broja e Manaj possono inventarsi sempre qualcosa. Anche Bajrami ha un piede magico, se è in giornata».

E, invece, il valore aggiunto dell’Italia? «Il ct. Spalletti ha una marcia in più. Lo stimo tanto perché fa giocare ogni squadra in maniera divina. Credo abbia già in mente la sua formazione, per me andrà avanti con il 3-4-3, nonostante le ultime prove per testare l’intero materiale. Forse proprio con l’Albania, potrebbe studiare una variante tattica, magari un 4-3-1-2. Ha avuto poco tempo per cementare questo gruppo, ma lo sta plasmando col suo credo »

Non ha però campioni veri. «Hanno buoni valori, ma qualche difficoltà. E infatti Spalletti ha dubbi. Ha sfruttato le amichevoli per capire chi è più in condizione. È un momento un po’ particolare per l’Italia, ci sono tanti giovani che devono emergere, ma hanno poca esperienza. Si sta chiaramente lavorando in prospettiva futura».

Chi può essere la sorpresa? «Dico Scamacca, se troverà la continuità. Lui è forte, ha qualità e talento, ma è sempre un punto di domanda, non sai mai la resa che ti garantirà. E, come lui, gli altri baby Buongiorno, Bellanova e così via»

De Laurentiis invece si è affidato a Conte per dimenticare una stagione da incubo. «È stato bravo a convincerlo, un gran colpo. E Napoli ridarà a Conte l’entusiasmo perso in Inghilterra. I partenopei torneranno a vincere ancora».

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