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Sala: «Se le squadre di calcio non vogliono San Siro, lo vendo a Vasco o ai promoter»

Al CorSera Sette. Se Milan e Inter decidessero di mollare il Meazza, il destino della struttura sarebbe la sua trasformazione in casa dei grandi eventi dell’estate

Sala: «Se le squadre di calcio non vogliono San Siro, lo vendo a Vasco o ai promoter»
Db Milano 14/02/2021 - stadio San Siro / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: murales Romelu Lukaku-Zlatan Ibrahimovic

Giuseppe Sala, sindaco di Milano, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Sette, il settimanale del venerdì del Corriere della Sera, su San Siro.

San Siro prossimo tempio della musica?

«Se le squadre di calcio non vogliono San Siro, lo vendo a Vasco o ai promoter». Beppe Sala, durante un incontro al Corriere per la consegna della Pergamena della Città di Milano al rocker, l’ha buttata lì. Se Milan e Inter decidessero di mollare il Meazza, il destino della struttura non sarebbe la demolizione, ma la trasformazione in casa dei grandi eventi dell’estate. All’incontro c’era anche Roberto De Luca, presidente di Live Nation, la multinazionale leader della musica live: alla battuta di Sala «preparati a strisciare» la carta di credito non è fuggito, anzi ha sorriso.

Presenti all’evento alcuni colossi del settore come Live Nation o la tedesca Eventim (Friends &Partners, Vivo Concerti, D’Alessandro e Galli). Questo tipo di business in forte crescita ma comunque ci sono delle questioni da affrontare:

Il primo è quello dei tempi: qualcuno stima in 6-7 anni la durata dell’iter fra progettazione, studi di fattibilità, permessi e costruzione. Il secondo è sulla ripartizione, magari con uno sconto sul canone, dei costi di ammodernamento e manutenzione straordinaria della struttura. Infine la sostenibilità economica del piano è il cuore del progetto“.

Abodi: «Con la legge stadi non è stato realizzato nemmeno uno stadio. Milano non può ospitare Euro2032»

Il ministro per lo sport Abodi ha rilasciato alcune dichiarazioni a margine della tavola rotonda “Impianti ed infrastrutture sportive: attori e processi – L’esperienza delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026” organizzata dallo studio legale Advant Nctm nella sua sede a Milano.

Il ministro ha parlato della situazione degli stadi e la scelta per Euro2032.

«Noi continuamo a pensare che San Siro debba ospitare le partite degli Europei 2032, ma attualmente non potrebbe farlo. Per come è ora, San Siro non è in grado di ospitare gli Europei del 2032».

«La scelta dei cinque stadi per Euro 2032 avverrà nel 2026. Stiamo cercando di mettere in campo ulteriori strumenti finanziari da inserire eventualmente in una nuova norma. Gli investimenti al momento non sembrano arrivare in doppia cifra, abbiamo nove-dieci progetti di stadi che stanno andando avanti con grande sofferenza. Milano nelle attuali condizioni non sarebbe in grado di ospitare il torneo. Si sta lavorando moltissimo per ospitare la finale di Champions League del 2027, il percorso da fare è tanto e si sta provando ad accelerare».

«Il tema dello sport in Italia non si limita alle sole infrastrutture, che comunque vanno migliorate visto che l’età media è di 50-60 anni e sono lontanissime dagli standard europei e mondiali. C’è una norma del 2021, nata però nel 2013, per semplificare la burocrazia per la costruzione di impianti sportivi. I fatti però dicono che sfruttando la legge stadi non è stato realizzato nemmeno uno stadio. Si tratta di una norma che comunque ha dato delle regole per snellire le procedure. Io mi pongo come obiettivo quello di rifare la norma per ridare un senso unitario e una spinta propulsiva. Si integrerà la vecchia Melandri per i diritti tv insieme ad una nuova norma per gli impianti sportivi».

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