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Sarri e lo scudetto alla Juventus: «da tifoso del Napoli ho fatto fatica. Non dovevo lasciare il Chelsea»

Al Corsera: «Comprerò casa a Napoli. Lo scudetto perso in albergo? Ci fu un errore clamoroso di Orsato, i giocatori piangevano»

Sarri e lo scudetto alla Juventus: «da tifoso del Napoli ho fatto fatica. Non dovevo lasciare il Chelsea»
Roma 27/08/2023 - campionato di calcio serie A / Lazio-Genoa / foto Image Sport nella foto: Maurizio Sarri

Sarri e lo scudetto alla Juventus: «da tifoso del Napoli ho fatto fatica. Non dovevo lasciare il Chelsea». Intervista al Corriere della Sera con Monica Scozzafava.

Torna sui club italiani che non lo hanno chiamato, ribadisce che Milan e Fiorentina erano squadre adatti a lui.

Si è dato una spiegazione?

«Si punta sui giovani, e va anche bene. Ma l’esperienza resta un valore, non va cestinata. Basta vedere l’età degli allenatori che quest’anno hanno vinto Conference, Europa e Champions League: 63, 66 e 65 anni. Non è un caso. Poi, certo, se nessuno mi ha cercato probabilmente è stato perché ho sbagliato anche io qualcosa, una riflessione intima va fatta».

Sarri e lo scudetto perso in albergo

Al Napoli disse: abbiamo perso lo scudetto in albergo, e pure lì…

Sarri: «Si può ridere finché si vuole, ma andò così. Ci fu un errore clamoroso, poi anche riconosciuto, di uno degli arbitri migliori, Orsato, in Inter-Juventus. Noi eravamo in ritiro in albergo: uscii dalla mia stanza incazzato nero, volevo spaccare tutto, ma dovevo tirare su di morale i ragazzi. Li vidi seduti sulle scale dell’hotel, piangevano. Era già troppo tardi: noi perdemmo con la Fiorentina e lo scudetto andò alla Juve».

Due anni dopo va alla Juve e lo vince lì.

«Fu un percorso di grande sofferenza, con tanto di discussioni in famiglia. Diciamo che da tifoso del Napoli ho fatto fatica. Non avrei dovuto lasciare il Chelsea, ecco».

«Il Napoli, l’esperienza più intensa della mia carriera».

Senza vincere titoli…

Sarri: «Le storie più belle del calcio sono quelle in cui non si è vinto. Con De Laurentiis ho avuto un rapporto non sempre facile, ma lo ringrazierò sempre per avermi dato la possibilità di allenare la squadra per cui tifavo da bambino. Comprerò casa a Napoli».

Lascia la Lazio e i soldi…

«Ambiente appiattito, squadra intorpidita».

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