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Sequestrato il Pallone d’Oro del Mondiale 86 di Maradona, vietata la vendita: hanno vinto le figlie

L’Equipe: lo ha deciso il tribunale Versailles, dopo il ricorso degli eredi

Sequestrato il Pallone d’Oro del Mondiale 86 di Maradona, vietata la vendita: hanno vinto le figlie
A mural of late Argentinian football legend Diego Maradona is pictured in the Quartieri Spagnoli district of Naples on March 16, 2023. - An incredible 18 points clear at the top of Serie A, it's surely only a matter of time until southern Italy's biggest club win the Scudetto for the first time since 1990, when Diego Maradona was still strutting his stuff in sight of Mount Vesuvius. (Photo by Tiziana FABI / AFP)

Hanno vinto gli eredi di Diego Maradona. Hanno ottenuto il sequestro e il divieto di vendita del Pallone d’Oro Adidas di France Football assegnato nel 1986 alla leggenda argentina. Lo ha deciso il tribunale di Versailles. Ciò significa, scrive L’Equipe, che la giustizia conserverà il trofeo per il miglior giocatore della Coppa del Mondo, rubato nel 1989 e poi ritrovato a Parigi, mentre l’Ufficio centrale per la lotta contro il traffico di beni culturali (Ocbc) completerà le sue indagini.

La casa d’aste Aguttes aveva annunciato domenica il rinvio fino a nuovo avviso dell’asta, a causa di un “clima controverso” e di “incertezze”, legata ai dubbi espressi dagli eredi di Maradona sul modo in cui Abdelhamid B. avrebbe acquistato il Pallone d’Oro nel 2016: un acquisto fortunato in un “lotto di ferramenta”, le figlie del Pibe de oro non gli credono.

“Siamo soddisfatti di questa decisione, che è coerente con le nostre richieste e rassicura i miei clienti”, spiega Gilles Moreu, avvocato dello studio Paradox, incaricato dagli eredi di Maradona. “I miei clienti ora presenteranno ricorso al tribunale, ritenendo che, se il Pallone d’Oro è quello assegnato al padre nel 1986, dovrebbe tornare a loro. Abdelhamid B. non può, a nostro avviso, e date le circostanze dell’acquisizione come sostiene quest’ultimo, essere qualificato come acquirente in buona fede”.

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