A F: «Ho avuto potere, mi hanno attaccato e mi sono sentita spesso sola, ma non mi sono mai fatta abbattere».
F intervista oggi Simona Ventura, 59 anni, che sarà giudice del talent di Milly Carlucci L’acchiappatalenti. Come personaggio televisivo e donna di potere ha ricevuto diversi attacchi. Mai detto: «Basta»?
«Quando una donna prende potere e non è legata a nessuna bandiera è vista con sospetto. Un lavoro sotto i riflettori ha onori e oneri, serve tenuta psicologica. Mi aiutano la famiglia e la vita che con me è stata generosa. Mi sento fortunata»
Uno di più vigliacchi è stato diffondere voci su un presunto uso di droghe.
Come ci si riprende?
«L’attacco è venuto da alcune persone vicino a me, che mai avrei pensato potessero arrivare a tanto. A un certo punto mi guardavo intorno e non c’era nessuno di cui mi potessi fidare, se non i miei figli. Certo, mi ha confortato poter dire «Male non fare paura non avere», ma è stata dura. Adesso posso dire che è servito: la sofferenza forgia. E infatti mi godo molto di più i momenti positivi»
Lei perdona o non dimentica?
«Perdono, e oggi che sono una persona felice, dimentico. Ho ritrovato persone a cui volevo bene e ho capito che altre non lo meritavano»
Di recente si è riappacificata con Mara Venier
«Sì, eravamo amiche ed è stato bellissimo ritrovarla, così come Barbara D’Urso, anche se non avevamo mai avuto grandi rapporti».
Alcune settimane fa ha deciso di andare in onda con una paresi facciale. Mostrarsi così non l’ha destabilizzata?
«Ho avuto un problema al nervo facciale di cui neanche conoscevo l’esistenza: si chiama paresi di Bell e spesso è causata dalla mancanza di difese immunitarie. Un colpo di freddo ha acceso questo virus che mi ha bloccato mezza faccia. Sarei potuta crollare, chiudermi in casa, invece ho fatto l’esatto contrario, perché non ho mai basato il mio lavoro sull’immagine. Per carità,” bisogna essere sempre al meglio, però non inizio certo adesso a puntare sulla bellezza. Al di là dei commenti sui social che non leggo, e questo mi regala tanta libertà, la gente ha compreso ed è venuta a conoscenza di cosa sia questo virus e di come si curi. Ci sono ragazze che senza trucco non escono di casa: credo che questo tipo di messaggio sia importante anche per loro. Ho fatto una cosa che non tutti avrebbero fatto. Forse nessuno»
Ha detto: il successo porta la solitudine. Si è sentita mai sola?
«Con il successo acquisti anche il potere e io ero una vincente, ma spesso quanto tornavo a casa ero sola e questo mi ha portato a fare errori di valutazione. Non si riesce sempre ad avere tutto. Una donna, poi, qualcosa lascia sul campo. C’è stato un momento in cui ho preferito la famiglia al lavoro e sono felice della scelta. Poi quando ho avuto voglia di tornare sono riuscita a farlo»
È una donna molto forte: c’è qualcosa che ancora la ferisce?
«Nulla di quello che mi possono dire. Poi, dopo l’aggressione a mio figlio (nel 2018, Niccolò venne accoltellato fuori da una discoteca a Milano, ndr), non mi spaventa più nulla»