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Sinner è il nuovo numero uno del mondo di tennis: fuoriclasse e testimonial dell’antisovranismo

Djokovic si ritira al Roland Garros (quindi non mentiva sull’infortunio). Il sorpasso è cominciato con quei tre matchpoint annullati in Coppa davis

Sinner è il nuovo numero uno del mondo di tennis: fuoriclasse e testimonial dell’antisovranismo
Italy's Jannik Sinner (R) greets Serbia's Novak Djokovic after winning the second men's singles semifinal tennis match between Italy and Serbia of the Davis Cup tennis tournament at the Martin Carpena sportshall, in Malaga on November 25, 2023. (Photo by JORGE GUERRERO / AFP)

Sinner è il nuovo numero uno al mondo: fuoriclasse e testimonial dell’antisovranismo

Jannik Sinner è numero uno del mondo. L’ufficialità ci sarà lunedì prossimo 10 giugno 2024, quando al termine del Roland Garros il computer dell’Atp comunicherà la nuova classifica. Ma col ritiro di Djokovic (che quindi non faceva scena ieri, stava proprio male) è certo che Sinner sarà numero uno anche se dovesse perdere oggi contro Dimitrov. Djokovic ieri ha vinto in cinque set la battaglia contro l’argentino Cerundolo.

Al di là della concomitanza (un infortunio del serbo) non è casuale che Sinner strappi al serbo lo scettro di numero uno al mondo. Ogni rivoluzione avviene con spargimento di sangue. Anche nello sport. Detronizzazione in piena regola. Se volete, il parricidio che ogni figlio dovrebbe compiere. Il sorpasso è avvenuto nella semifinale di Coppa Davis tra Italia e Serbia. È stata in quella serata che Sinner ha distrutto le granitiche certezze di Novak. Non è solo una questione di anagrafe. No. Sinner quella sera ha scoperto debolezze che il fuoriclasse slavo non pensava di avere. Ebbe tre match-point sul servizio di Sinner. Si era 0-40. E Jannik conquistò tre punti di fila, uno dietro l’altro. È la fotografia del cambio della guardia. Da quel giorno, Djokovic non è più stato lui.

Sinner è il primo italiano a diventare numero uno del mondo. Non aggiungiamo banalità retoriche. È l’esponente di un tennis contemporaneo, giocato a velocità supersonica. Un fuoriclasse che non si presta a particolari narrazioni. Entra in campo, gioca, tira, spesso vince. Quando perde, dice “pazienza, non si può sempre vincere”. È italiano ma potrebbe essere inglese, tedesco. Nel senso che Sinner è soprattutto figlio del suo tempo. Un tempo privo di confini. Per buttarla scherzosamente in politica, possiamo dire che è il campione antisovranista per eccellenza. È il testimonial della globalizzazione. Non sappiamo se sia un caso ma è bello che un campione così sia italiano.

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