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Sono pazzi questi inglesi: Guardian e Telegraph chiedono a Southgate di far fuori Bellingham

Foden e Bellingham si pestano i piedi, e la stampa inglese invoca il sacrificio della star del Real Madrid: “E’ il futuro, ma adesso non funziona”

Sono pazzi questi inglesi: Guardian e Telegraph chiedono a Southgate di far fuori Bellingham
England's midfielder #10 Jude Bellingham reacduring the Euro 2024 qualifying group C football match between England and Italy at Wembley, in London, on October 17, 2023. (Photo by Adrian DENNIS / AFP) / NOT FOR MARKETING OR ADVERTISING USE / RESTRICTED TO EDITORIAL USE

Ehi Jude, torna in Spagna che è meglio. Lì c’è Carletto, il clima è migliore, si mangia bene, si sta molto meglio. In Germania l’aria s’è fatta pesante. Addirittura la stampa inglese – ormai sfranta per le prestazioni orribili della nazionale agli Europei – per la disperazione è arrivata a chiedere a Southgate di far fuori Bellingham. E non qualche pazzo sui social, no: il Guardian e il Telegraph. Entrambi.

Il presupposto è la sovrabbondanza di talenti. Jacob Steinberg sul Guardian scrive che “Southgate non riesce a far funzionare le cose. Phil Foden e Jude Bellingham occupano lo stesso spazio e Saka sta esaurendo le energie sulla destra. Questa potrebbe essere la chiamata più importante del regno di Southgate: ha la stoffa per guardare oltre la reputazione quando si tratta di Foden, Bellingham e Saka?”

“L’arrivo di Cole Palmer, che ha giocato con spavalderia dopo essere entrato contro la Slovenia, è necessario per Saka. L’Inghilterra ha bisogno di velocità sulle fasce. Foden salterà le sessioni di allenamento, il che lo renderà vulnerabile se Southgate dovesse finalmente far partire Anthony Gordon a sinistra. In circostanze diverse, però, la decisione giusta sarebbe quella di spostare Foden dentro e far fuori Bellingham”.

“A Madrid Carlo Ancelotti ha utilizzato Bellingham come falso 9. Ha la disciplina per il centrocampo in questo momento? Il potenziale per dare il controllo all’Inghilterra? Il motore? Non contro la Danimarca. Bellingham è stato pesante e petulante a Francoforte. Il suo pressing era inesistente. Ha rallentato l’Inghilterra aggrappandosi alla palla. Quasi come se Bellingham pensasse di dover essere Diego Maradona a Messico ’86”.

“Forse c’è da aspettarselo. Nonostante la sua maturità, Bellingham ha solo 20 anni. Fa parte del gruppo dirigente dell’Inghilterra, ma sta ancora imparando. Sta arrivando un punto critico?”. “E’ chiaro che Bellingham e Foden non vanno d’accordo se non c’è Shaw a fornire l’ampiezza da terzino sinistro. Qualcosa deve cambiare. Nessuno pensa che Gordon sia un giocatore migliore di Foden o Bellingham. La maggior parte delle persone concorda sul fatto che l’Inghilterra ha bisogno dell’immediatezza dell’ala del Newcastle per allungare il gioco. Nel calcio internazionale spesso l’obiettivo è trovare giocatori che ricoprano ruoli specifici. La Francia, dopo tutto, ha vinto la Coppa del Mondo 2018 con Olivier Giroud che non ha segnato in attacco e giocatori alla moda in panchina”. “Bellingham è il futuro dell’Inghilterra, ma Southgate ha bisogno di una squadra per il presente. I migliori giocatori sono quelli che possono aiutare l’Inghilterra a vincere quelle che potrebbero essere altre quattro partite, e Bellingham può ritenersi fortunato se gli verrà data un’altra possibilità domenica”.

Praticamente identica l’analisi di Sam Wallace sul Telegraph. Foden e Bellingham sono diventati una specie di Rivera o Mazzola. “Uno di loro – scrive – deve assumere il ruolo del numero 10 e l’altro deve guardarlo mentre lo fa”.

“Cosa fa Southgate? Foden merita di partire titolare negli ottavi di finale. L’Inghilterra deve giocare con ali che siano ali. Ce ne sono molti in questa squadra, tra cui Bukayo Saka, Anthony Gordon, Cole Palmer ed Eberechi Eze. Non è necessario provare rancore nei confronti di Bellingham, ma questo è un torneo e nessun torneo è un giudizio su un’intera carriera. È semplicemente una squadra per un momento di mezza estate, quando la forma e la prontezza possono essere qualsiasi cosa e il tempo non aspetta nessuno. Anche l’attaccante più prolifico dell’Inghilterra, Jimmy Greaves, si ritrovò dalla parte sbagliata di quella linea nel mese più bello della nazionale, 58 anni fa”.

“Non c’è tempo per aspettare e vedere. Si può solo scegliere la squadra che lavora in questo momento oppure tornare a casa”.

Gli inglesi, ricordiamolo, per evitare di trovarsi in una situazione del genere, hanno lasciato a casa Grealish. Non fate leggere questi pezzi a Spalletti, che gli viene un coccolone.

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