Su Repubblica: Spagna-Italia ridefinisce al ribasso le nostre ambizioni e ridisegna la gerarchia europea (e per carità di patria, oggi neppure pensiamo a quella mondiale)
Maurizio Crosetti sulla pagine di Repubblica analizza la partita dell’Italia di ieri contro la Spagna definendola una notte buia per il nostro calcio
“La Spagna ci è saltata al collo dal primo all’ultimo minuto, dandoci un’impietosa lezione di calcio: che sarà anche moduli, scienza, flussi e controflussi, riaggressione e compagnia cantante, ma poi quasi sempre si riduce a chi è più bravo contro chi è più scarso. E il più bravo, nove volte su dieci vince”.
La fine dell’illusione dell’Italia
La cosa più incredibile è che alla fine, grazie a Donnarumma, l’Italia abbia perso solo per un gol e per giunta un autogol
“Più che riaggressione, regressione. Totale. Non abbiamo tenuto un pallone, e se non li avesse respinti quasi tutti Donnarumma, ciclopico orso del luna park, sarebbe stata goleada. Siccome il football è creatura ironica e beffarda, l’Italia ha perso una delle peggiori partite della sua storia recente solo per autogol, goffo e insieme sfortunato. Come consolazione è come succhiare un chiodo arrugginito, ma facciamocela bastare”.
Ieri è apparso chiaro il motivo, anzi i motivi, per cui negli ultimi due Mondiali l’Italia è rimasta sul divano a guardare, ci sono molte squadre che giocano a calcio meglio di noi
“Se non è stata solo una notte del tutto sbagliata, Spagna-Italia ridefinisce al ribasso le nostre ambizioni e ridisegna la gerarchia europea (e per carità di patria, oggi neppure pensiamo a quella mondiale)”.