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Spalletti: «Il gol di Zaccagni è arrivato perché ci eravamo esercitati»

A Sky: «Giocheremo a qualcosa che assomiglia alla difesa a quattro. Fagioli? Bisogna avere il coraggio di dargli lo spazio che merita»

Spalletti: «Il gol di Zaccagni è arrivato perché ci eravamo esercitati»
Mg Bari 14/10/2023 - qualificazioni Euro 2024 / Italia-Malta / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti

Luciano Spalletti, ct dell’Italia, ha rilasciato delle dichiarazioni prima della conferenza stampa pre Svizzera-Italia, ottavi di finale di Euro 2024.

Spalletti: «Giocheremo a qualcosa che assomiglia alla difesa a quattro»

«L’emozione è sempre tanta. Poi sei fai il viaggio vicino a Buffon che diceva due mila cose bellissime di quel periodo lì… bisognerà essere molto simili a quelli lì. C’è da qualificarsi perché è qualcosa di bello vedere i tifosi gioire».

Il gol di Zaccagni:

«Quel gol lì è arrivato perché ci eravamo esercitati. Vederli così dentro quello sciangai umano quando abbiamo fatto gol, qualcosa difficile da spiegare».

Italia a quattro dietro?

«Bastoni c’è da valutarlo. Già ci ha fatto tirare un sospiro di sollievo. Dimarco non è recuperabile. Si, giocheremo a qualcosa che assomiglia alla difesa a quattro. Dobbiamo cercare di essere più offensivi. Fagioli? Ai giovani che spingono bisogna creare lo spazio che meritano. Lui attraverso la sua naturalezza del ruolo sembra adattissimo. Bisogna avere il coraggio di dargli lo spazio che merita».

Pregi e difetti della Svizzera? Dove possiamo migliorare?

«La Svizzera ha questo blocco squadra cortissimo. Difficile trovarli lunghi tra i reparti. Ti stanno sempre addosso, guardando la palla e non la porta per difendere. Loro valutano sempre che tipo di palla noi stiamo gestendo e stanno molto su. C’è possibilità di andare dietro la loro linea difensiva. Poi hanno queste aggressioni feroci, se non sei già pronto e sai già il passaggio da fare, diventa difficile ragionare. Noi dobbiamo migliorare gli approcci, anche nel secondo tempo, proponendo un calcio offensivo come nel secondo tempo contro la Croazia. Contro la Croazia siamo stati noi a fare un calcio offensivo. Abbiamo sofferto quasi niente, fino all’ultimo secondo siamo stati con la testa a pensare di potercela fare con forza mentale, energia fisica e con una forte psicologia applicata alla felicità da dare a tutti i nostri tifosi. Secondo me il pareggio è corretto, poi è chiaro che se lo raggiungi agli ultimi secondi si è fortunati. Ma noi non siamo calati nel secondo tempo».

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