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Spalletti indovina un cambio su cinque: Zaccagni e siamo tutti tamarri

EUROBESTIARIO – Un giocatore lo vedi dal coraggio e Calafiori è giocatore. Questa Nazionale ha feeling con i minuti finali

Spalletti indovina un cambio su cinque: Zaccagni e siamo tutti tamarri
Italy's forward #20 Mattia Zaccagni celebrates at the end of the UEFA Euro 2024 Group B football match between Croatia and Italy at the Leipzig Stadium in Leipzig on June 24, 2024. (Photo by GABRIEL BOUYS / AFP)

MIRACOLO TAMARRO. Mattia Zaccagni è uno dei giocatori più tamarri della Nazionale, e non solo per il corpo imbrattato dai tatuaggi. Luciano Spalletti lo manda in campo all’81’, al posto di Matteo Darmian che lì a sinistra, nella mezzora dell’assedio azzurro, non è mai stato capace di mettere una palla decente nell’area croata. Entra Zaccagni, dunque. La mossa della disperazione più nera, l’estrema spiaggia della speranza ridotta a una fiammella flebile. Zaccagni ogni volta che cerca la palla scivola. Una, due volte. Ma la terza no: un tiroagggggggggiro spietato e preciso a sette secondi dalla fine. Viva Zaccagni. Oggi siamo tutti tamarri – 8

LUKANIA INFELIX. I rigori hanno sempre una spinta propulsiva che non si esaurisce subito. Tutti i rigori, anche quelli sbagliati: capita coi campioni. La Croazia calcistica oggi è una Lukania slava. Da Luka. Luka Modric. In due minuti ricama un destino fatto di prodezze e illusioni. Al 54’ si fa parare un rigore dallo stabiese-parigino Gigione. Un minuto dopo sfugge allo sciagurato Darmian e segna solo soletto (Di Lorenzo è in ritardo) il gol del vantaggio croato. L’epilogo è infelice per lui ma merita un’ovazione senza tempo – 8

MAL DI GOL. Che sia ordinata ma anche sciatta (il primo tempo), che sia forsennata ma senza sbocchi (il secondo tempo), l’Italia non sa segnare. E l’attaccante più pericoloso, con la cabeza, è stato il difensore Alessandro Bastoni, già autore del pareggio contro gli albanesi – 4

SCOMMESSA PERSA. Spalletti ha fatto cinque cambi. Ne ha indovinato solo uno, quello del citato Zaccagni. Per il resto: Scamacca, che buca il gol al novantesimo; Frattesi, la causa del rigore croato; Chiesa, che solo dopo centinaia di tentativi riesce a mettere una palla buona nell’area croata; finanche Fagioli lo scommettitore – 5

SAN LUIGI. Oggi è San Giovanni. La festa di San Luigi è stata il 21 giugno. Ma fa lo stesso. Donnarumma ancora una volta è stato l’azzurro migliore in campo. Non solo per il rigore parato – 8

YOUNG AND OLD. L’ispanico Lamine Yamal ha sedici anni, il croato Luka Modric trentotto. Per l’Italia non cambia nulla. L’età degli avversari non conta e la sofferenza è costante – 4

Il CUORE NERO DELL’EUROPA. Come già scritto, si sono incontrate le nazionali di due Paesi oggi governati dalle destre. Due destre nazionaliste e clericali e che faticano a condannare i loro avi fascisti. I tifosi croati, poi, hanno buttato in campo di tutto. E a Roma Giorgia Meloni detta Giorgia abbracciava l’amico ungherese Viktor Orban – 3

UN GIOCATORE LO VEDI DAL CORAGGIO. Il gol di Zaccagni principia dal coraggio di Riccardo Calafiori, che parte dalla propria area, supera la terra di mezzo, scambia il pallone con un compagno, infine serve a sinistra Zaccagni, con l’esterno – 7

CIOCCOLATO SVIZZERO. Tre anni fa, il rosso svizzero si beccò tre pappine nel girone iniziale. Doppietta di Locatelli e poi Immobile. Sabato ci si rivede – 7 (alla speranza)

ZONA CESARINI. Nel novembre scorso, l’Italia spallettiana agguantò la qualificazione agli Europei grazie a un rigore negato all’Ucraina nei minuti di recupero (fallo di Cristante su Mudryk al 93’). Oggi c’è stato il salvifico Zaccagni al 98’. Casualità, Provvidenza, fortuna. Fate voi – 8

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