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Suicidio sportivo della Turchia, il Portogallo passeggia e ne segna tre (nonostante Leao)

Difesa inguardabile della Turchia che si segna pure un autogol in stile Gatti-Szczesny. Il “romano” Celik il peggiore. Arda Guler entra solo nel finale

Suicidio sportivo della Turchia, il Portogallo passeggia e ne segna tre (nonostante Leao)
Turkey's Italian head coach Vincenzo Montella looks on during the UEFA Euro 2024 Group D qualification football match between Croatia and Turkey at the OPUS Arena Stadium in Osijek, on October 12, 2023. (Photo by Denis LOVROVIC / AFP)

Turchia-Portogallo è un monologo tutto lusitano. Eppure agli albori del match la nazionale allenata da Montella aveva messo il naso più volte nell’area avversario. In campo però non c’è il talento del Real Madrid Arda Guler. È acciaccato e il ct non vuole rischiare. In panchina anche Yildiz. Martinez invece non fa calcoli, in campo tutti i migliori. Al 21′ la sblocca Bernardo Silva dopo una buona azione. Da quel momento la Turchia esce dalla partita e non ci rientra mai più.

Turchia-Portogallo, un partita horror confezionata dalla difesa di Montella

Fino all’1-0 a zero c’era stata anche partita. Nel Portogallo tutti fanno il loro dovere, Ronaldo tira da ogni dove pure di segnare. Nel secondo tempo fallisce anche un colpo di testa che in altri tempo avrebbe segnato ad occhi chiusi. Questa volta la prende male con la fronte e “svirgola” la sfera. A centrocampo imbarazzante il livello qualitativo dei giocatori: Bruno Fernandes e Bernardo Silva vanno ibernati per impedirne l’invecchiamento talmente sono forti. In difesa comanda ancora Pepe con Ruben Dias a fargli da guardaspalle. L’unico neo del Portogallo è un nome conosciuto ai tifosi milanisti: Rafael Leao. Non serve indugiare oltre, basta solo il secondo giallo per simulazione rimediato dall’attaccante del Milan e automatica squalifica per la terza partita del gruppo.

La Turchia si suicida sportivamente quando al 28′, Cancelo lancia sulla fascia Cristiano Ronaldo manco fosse un centometrista. E infatti Cristiano, conscio dei suoi 39 anni, lo manda a qual paese. Ma mentre i due discutono Akaydin fa la frittata. Il difensore turco non si accorge che il suo portiere gli si era avvicinato e convinto fosse tra i pali gli spedisce la sfera. La rincorsa disperata è inutile, è autogol e 2-0 per il Portogallo.

Il terzo gol è frutto di una lettura sbagliata di Celik. Il “romano” non tiene la linea e per i giocatori del Portogallo è facile spedire la palla sui piedi di Ronaldo che a tu per tu con il portiere serve accanto Bruno Fernandes. Il famoso e inflazionato cioccolatino che il centrocampista scarta regalando così il 3-0 ai suoi.

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