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Spalletti: «Con Kvara ci sentiamo, è un calciatore incredibile che ora tutti hanno scoperto»

In conferenza: «Adesso dobbiamo fare qualcosa di meglio di quanto fatto. Ora io mi aspetto di vederli più sciolti, non si possono fare calcoli»

Spalletti: «Con Kvara ci sentiamo, è un calciatore incredibile che ora tutti hanno scoperto»
Mg Lipsia (Germania) 24/06/2024 - Euro 2024 / Croazia-Italia / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti

Alle 18:30 la conferenza stampa di Spalletti prima di Svizzera-Italia, ottavi di finale di Euro 2024. Insieme a Spalletti ci sarà anche Donnarumma.

Spalletti: «»

«Io sono in contatto con i miei ex calciatore. Kvara è uno di questi. Ci siamo scambiati i complimenti per il passaggio del turno. Lui è un calciatore che nessuno conosceva, o conoscevano in pochi. Lui ora che tutti hanno putto ammirarlo, è di quel livello top che può giocare contro qualsiasi avversario. La scelta di questi calciatori che hanno qualità di andare a giocare altrove aprono le possibilità ai giovani. Perché di ragazzi che spingono ce ne sono molti e bisogna creargli lo spazio corretto e avere il coraggio di farli giocare. Adesso è un calcio un po’ differente ma rimane la soluzione migliore per riuscire a creare qualità».

«In pullman con noi avevamo Buffon che ci ha parlato del 2006. Ci ha fatto rivivere quell’emozione. Sappiamo che abbiamo anche questo confronto da onorare. Una responsabilità maggiore, come lo è sapere che abbiamo tifosi in tutto il mondo, anche in Brasile. Percepiamo l’affetto dei nostri tifosi anche se non sono presenti».

Da qua in avanti italiani orgogliosi?
«Noi per rendere evidente ciò abbiamo da fare qualcosa di meglio di quanto fatto. Questa qualificazione si sentiva moltissimo, è stato un sorteggio difficile. I calciatori l’hanno un po’ subito come anche io probabilmente. C’era da passare questo turno. Ora io mi aspetto di vederli più sciolti, anche perché la considerazione va subito allo scontro diretto. Non si possono fare calcoli o valutazioni che a volte condizionano la prestazione. Devi per forza agire. Anche perché nel turno successivo si va se si riesce a vincere».

C’è da aggiornare l’elenco dei rigoristi?
«Il rigorista è quello che riesce in quel momento lì a gestire bene l’emozione quando capita. I rigori noi li abbiamo fatti battere a tutti, ma non è una cosa ideale pensare già agli eventuali rigori perché ci troviamo a fare le cose a metà. I rigori si possono provare, ma poi bisogna ricreare delle difficoltà emotive perché in questi giorni in allenamento sono stati tutti infallibili, poi però in partita è diverso. Servirà comunque personalità, ma tenteremo di tutto per vincere senza i rigori pur sapendo di avere un avversario scomodissimo da affrontare e lo dimostrano i risultati».

Schiererà un undici molto duttile? Che trama di partita si aspetta?
«Non siamo stati capaci di esprimere il nostro livello con continuità, ma solo a sprazzi. C’è un livello di calcio da raggiungere per poter avere ambizioni. Questa qualificazione arrivata all’ultimo secondo, ma meritata anche se fortunati per la ricerca che abbiamo messo, ci ha dato qualcosa in più, ma non ci possiamo permettere di avere dei cali di tensione come all’inizio del secondo tempo contro Spagna e Croazia. Ormai siamo nel cuore della competizione e ora è obbligatorio esibire un livello alto perché non ci sono altre vie di uscite e a livello di personalità mi aspetto qualcosa di più».

C’è voglia di rivincita con la Svizzera dopo le qualificazioni al Mondiale?
Si vanno a prendere tutti gli spunti che possono determinare un po’ di reazione, un po’ di stimoli. Poi lo stadio, il ricordo di quella finale e Buffon che ci racconta duemila cose. Siamo vogliosi di determinare tutto il meglio possibile per il nostro popolo, per i nostri tifosi. E’ chiaro che c’è da vedere dentro la partita reale se si recepiscono tutte queste cose oppure no. Noi siamo lì apposta, ascoltiamo più cose possibili dai nostri calciatori e cerchiamo di dar loro quanti più stimoli è possibile perché aggiungendo cose giorno dopo giorno può scattare il click quando meno te l’aspetti. La gara di domani sarà lo step successivo, vedremo se sarà questo il momento per raccogliere tutta questa serietà e tutto questo impegno che abbiamo messo a disposizione».

Cosa pensa della Svizzera e dei suoi calciatori?
«Yakin è molto bravo, la Svizzera è una squadra che sta bene in campo e ha fatto vedere contro la Germania le sue qualità. Per quello che abbiamo visto e per quella che è la conoscenza diretta, sappiamo che ha qualità e forza. Xhaka è un giocatore importante a livello internazionale. Però sono tutte cose che fanno parte del livello e del calcio che noi possiamo esibire».

Ha trovato colui che dice le cose fuori?
«“Non lo so, non l’ho trovato. Magari lei può darmi una mano…».

Domani può esserci l’exploit di Scamacca?
«Lui il gol lo può fare in qualsiasi momento, ha quella qualità e quell’estro, quei guizzi che ti sbranano. Fa più fatica a essere collegato nei comportamenti con la squadra. Scherzando con lui l’avevo definito pigro, poi se n’è riparlato e lui è rimasto molto divertito da questa cosa… Però poi per poterle esibire in continuazione le sue qualità ha bisogno di essere sempre dentro la squadra e su questo fa un po’ più di fatica. Deve restare sempre legato e nelle condizioni di ricevere. Perché poi i metri li fa, quando si guardano i satellitari il suo lavoro lo porta a casa, ma non sempre nel modo giusto e questo lo penalizzare un po’. Però poi ha un estro e una forza… ha un tiro che faccio fatica a trovarne un altro così bravo tra quelli che ho allenato. A volte se sono dietro la porta quando calcia si fa fatica a scansarsi. Gioca domani? E’ da vedere, è l’unico dubbio che ho. Però poi ci sono da fare altre valutazioni, ma non ci sarà uno che resterà fuori tra Scamacca e Retegui, danno entrambi grosse soluzioni e c’è solo da capire chi far giocare prima e chi dopo».

Com’è la situazione in difesa? Chi sostituirà Calafiori?
«Bastoni va visto domani, Dimarco non ci sarà. Bastoni ha riavuto qualche linea di febbre, l’abbiamo messo apposto e oggi stava molto meglio. C’è da vedere stanotte che risposta arriverà. Al posto di Calafiori gioca Mancini, ha quella esperienza corretta e in questo caso qui voglio giocare con un destro a destra e un mancino a sinistra. Preferisco così».

Le probabili formazioni

Italia (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Mancini, Bastoni, Darmian; Barella, Fagioli, Cristante; Chiesa, Scamacca, El Shaarawy. CT Spalletti

Svizzeta (3-4-2-1): Sommer; Schar, Akanji, Rodriguez; Stergiou, Freuler, Xhaka, Aebischer; Ndoye, Vargas; Embolo. CT Yakin

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