Il ct dell’Albania in conferenza: «Giochiamo contro tre big? È un bel casino… Non parlo con Mancini da sei mesi. Noi andiamo sul campo per provarci»
La conferenza stampa di Sylvinho, il commissario tecnico dell’Albania, dalla sala stampa del Bvb Stadion di Dortmund. Domani l’esordio a Euro 2024 contro l’Italia. Si tratta della seconda partecipazione a un campionato europeo per l’Albania.
Sylvinho: «Giochiamo contro tre big? È un bel casino»
«Siamo molto contenti di essere qui e sono contento per capitan Djimsiti perché lui nel 2016 non poté esserci. Noi andiamo sul campo per lottare su ogni pallone, per disputare un grande Europeo. E’ una partita difficile, dopo l’allenamento dobbiamo decidere 1-2 nomi ma siamo pronti per giocare».
Cosa significa questa presenza per la nazione?
«Abbiamo tanti albanesi in giro per il mondo, in Germania ce ne sono tanti e anche in Italia. Domani sarà molto bello, parte dello stadio sarà rosso e sarà una bella responsabilità».
Secondo lei l’Italia di Mancini era più forte di quella di Spalletti?
«Io non parlo con Mancini da sei mesi. Lui ha fatto un capolavoro, lo conosco da tanto tempo. Ma io non penso che ci sia una grossa differenza tra quella Italia e questa, quando parliamo di Europeo o Mondiale l’Italia è lì, è una squadra forte e tosta. È una squadra molto ben schierata, Mancini ha fatto un bellissimo lavoro ma anche Spalletti sta lavorando molto bene. L’Italia è una squadra forte, ma noi daremo il nostro massimo».
Com’è il clima per lei?
«Dopo la gara contro la Moldavia che ci ha permesso di prendere il biglietto per questo Europeo ritroviamo quella sensazione. Sono passati sei mesi ed è molto bello, c’è gente con grande voglia di andare in campo, dopo la sfida contro la Moldavia questo è il giorno più emozionante. Proviamo a fare del nostro meglio».
Che Italia ti aspetti? Chi è il portiere titolare dell’Albania?
«Se per voi il modulo dell’Italia è un grosso dubbio, lo è anche per noi… L’Italia si adatta, gioca il 4-3-3 o il 3-4-3. Non è un problema, è una squadra tosta, difficile. Cambia qualcosa quando difendono e attaccano, ma se parliamo a livello generale l’Italia è forte a prescindere dal modulo, si difendono molto bene e concedono pochissimo. In attacco hanno giocatori molto bravi. Portiere? Dobbiamo ancora scegliere, non abbiamo ancora deciso».
Giocate contro tre big…
«È un bel casino… Capiamo la grandezza della competizione e degli avversari. Nel 2018 col Brasile iniziammo pareggiando contro la Svizzera. È un campionato molto duro, una volta che non vinci la prima gara poi magari i favoriti ti mettono in difficoltà. Noi abbiamo la nostra pressione, dobbiamo provarci. È una gara decisiva per l’Italia, per loro sì. Nel 2018 ho avuto una esperienza simile col Brasile. Noi andiamo sul campo per provarci e lì vediamo, è una competizione molto dura. In 90 minuti può succedere di tutto».
Quanto tempo avete trascorso per preparare questa partita?
«Abbiamo sviluppato un lavoro nel tempo, ma nell’ultima settimana siamo andati forte sull’Italia. Parliamo dell’ultima settimana, 6-7 giorni sono tanti per preparare una partita, ci sta. Dopo diventa un po’ più difficile perché abbiamo solo 3-4 giorni per le altre gare, mentre questa si prepara un po’ meglio».
Asani e Broja hanno la condizione atletica ottima per disputare questa partita?
«Atletica sì, le migliori condizioni certamente no. Un calciatore quando arriva con tante gare è meglio, più gioca e meglio è. Abbiamo fatto un bellissimo lavoro tutti insieme, i giocatori sul campo hanno lasciato tutto sul campo. Ci arrivano molto bene, ma non arrivano con la condizione di chi ha giocato tutte le partite. Ma arrivano in buona condizione».
Mitaj e Daku possono migliorare giocando in Russia o preferirebbe vederli altrove?
«Stiamo parlando di due ottimi giocatori. Daku è un ottimo calciatore. Per me possono migliorare in Russia, quello russo è un campionato tosto, difficile, e possono crescere. Mitaj è un ottimo terzino sinistro: era il mio ruolo ed è un giocatore molto tecnico, l’ho visto crescere nelle Under e l’ho portato con noi. Finora ha fatto molto bene. Mi piacciono entrambi i giocatori, possono crescere molto in Russia come altrove».