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Tadic, viva la sincerità: «Sono il giocatore più forte della Serbia, devo giocare»

Attacco al ct Stojkovic dopo Serbia-Inghilterra: «Rispetto le sue decisioni ma non dobbiamo andare d’accordo. Se pensa che io debba giocare 30 minuti, ok»

Tadic, viva la sincerità: «Sono il giocatore più forte della Serbia, devo giocare»
Amsterdam 08/09/2022 - Champions League / Ajax-Rangers / foto Imago/Image Sport nella foto: Dusan Tadic ONLY ITALY

Tadic, viva la sincerità: «Sono il giocatore più forte della Serbia, devo giocare».

Finalmente un calciatore che rifiuta il carrozzone ipocrita che impazza nell’universo football. È il momento di fare i complimenti a Dusan Tadic mezz’ala serba (molto talentuosa ma 35enne) del Fenerbahce che ieri sera ha cominciato in panchina il match contro l’Inghilterra (che gli inglesi hanno vinto 1-0 con gol di Bellingham). A mettere in panchina Tadic è stato ovviamente il ct serbo che è un altro ex talentuoso (diremmo persino più forte di Tadic) Dragan Stojkovic che evidentemente passato dall’altra parte della barricata ha cambiato idea sul talento.

Fatto sta che Tadic è entrato al 61esimo al posto di Mitrovic. Nel post-partita, come leggiamo su Le Parisien, l’ex gioiello dell’Ajax non le ha mandate a dire.

Leggiamo da Le Parisien:

dopo la partita, il capitano Dusan Tadic alla tv serba non è stato tenero con il suo allenatore. «Penso di essere il leader e il capitano di questa squadra», ha detto l’ex Ajax Amsterdam. «Ho parlato col Mister. Sono il miglior giocatore di questa squadra. Avrei dovuto giocare 90 minuti. Sarebbe stato diverso se fossi stato in campo fin dall’inizio, ma hey… Rispetto la decisione. Se pensa che Dusan Tadic deve giocare 30 minuti, così sia».

Battaglia tra talenti: Tadic versus Stojkovic

E ancora:

«Sono il giocatore meglio preparato della squadra, ho detto all’allenatore che non dovrebbe preoccuparsi delle mie condizioni fisiche. Mi ha detto che pensava che la partita sarebbe stata chiusa e che voleva vedermi in campo nel secondo tempo per sbloccarla. Ma c’è stato questo gol. Gli inglesi poi hanno rallentato il gioco. Abbiamo avuto qualche possibilità… Mi dispiace per il risultato, perché avremmo potuto prendere un punto o tre. È stato difficile per me rimanere a guardare, si sono create  molte situazioni che sembravano essere adatte a me. Dobbiamo rispettare le decisioni. Non dobbiamo essere d’accordo, ma dobbiamo rispettare».

Stojkovic non ha voluto giustificarsi, ha spiegato di aver messo Tadic in panchina «per motivi tattici e nient’altro. Questo era il mio punto di vista e non c’è polemica, non c’è spazio per il dibattito». 

Vedremo come si comporterà giovedì 20 giugno in occasione di Serbia-Slovenia.

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