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Tamberi: «Quando ho visto la Curva Sud piena, ho pensato: “Sono venuti qui per me”»

A Repubblica: «Tutti i giorni penso alle Olimpiadi di Parigi. Ho la casa piena di torri Eiffel, ce ne saranno sette-otto»

Tamberi: «Quando ho visto la Curva Sud piena, ho pensato: “Sono venuti qui per me”»
Roma 11/06/2024 - Campionati Europei Atletica Leggera / foto Imago/Image Sport nella foto: Gianmarco Tamberi ONLY ITALY

Tamberi: «Quando ho visto la Curva Sud piena, ho pensato: “Sono venuti qui per me”». L’intervista a Repubblica.it

Si è inventato lo show delle molle: l’aveva preparato? E che cosa si inventerà per Parigi?
Tamberi: “Non lo sapeva nessuno, nemmeno il mio fisioterapista. Io punto a saltare in alto, poi se ci riesco e mi viene qualche strana idea la butto lì, per rendere divertente, un po’ più simpatica la gara che potrebbe risultare noiosa”.

Ha vissuto l’emozione di un’intera curva dell’Olimpico a fare il tifo per lei.
Tamberi: “È stato pazzesco. Onestamente avevo paura di vedere poca gente, ho visto che in questi giorni c’erano un po’ di difficoltà. Poi la finale era martedì, un giorno che non agevola. Quando sono entrato nello stadio ho guardato l’altra curva e non c’era nessuno. Poi mi sono girato e la Curva Sud era piena. Ho pensato: “Sono venuti qui per me””.

“sono ossessionato da vincere le Olimpiadi”.

Ossessionato?
“In maniera positiva. Sono fortunato ad avere questo talento, ad averlo scoperto e poterlo cavalcare, quindi a Parigi voglio profittare di quello che mi è stato dato. So di stare benissimo e la preparazione è andata come non andava veramente da anni”.

Quanto ci pensa a Parigi?
“Tutti i giorni. Ho la casa piena di torri Eiffel. Chiara non è d’accordo su questo, ma ce ne saranno sette-otto. Compro magari la torre da costruire, la costruisco, poi la metto lì, poi ne compro una che ha la lampadina, la metto lì. Poi c’è il quadro, e un panorama di tutta Parigi. Adesso volevo comprarne una grande, però lei non vuole. Dobbiamo convincerla. Scherzi a parte, si vede che sono carico un tantinello?”.

La Francia innamorata di Tamberi: “Follia pura. In gara è un gladiatore quasi simile a Cristo”

L’Olimpico ha vibrato per il suo gladiatore con la barba mezza rasata, Gianmarco Tamberi. Nella sfida con l’ucraino Vladyslav Lavskyy per il titolo di campione europeo, l’italiano ha scommesso e ha superato i 2,34 metri“. Il titolo di campione europeo è arrivato dopo due errori a un centimetro più in basso. Tamberi è stato lo showman di questi europei e anche i francesi de L’Equipe e di Le Parisien ne sono convinti.

Il commento de Le Parisien:

Dopo il secondo errore di Lavskyy a 2.33, Tamberi era già sicuro di vincere il suo terzo Europeo“, scrive Le Parisien. “Ma l’appetito del 32enne italiano non si è placato”. Dopo aver saltato 2,34 metri, si è accasciato a terra, contorcendosi dal dolore. “Visibilmente dolorante alla caviglia, i tifosi hanno immaginato il peggio a sei settimane dalle Olimpiadi. Il campione olimpico si è slacciato i lacci delle scarpe, ansioso di valutare la gravità dell’infortunio. Lo stadio era con il fiato sospeso, sta vivendo  un dramma. È allora che l’estroso italiano, che non perde occasione per divertirsi e divertire, si toglie una scarpa, ne afferra un’altra e tira fuori minuscole molle. Uno scherzo preparato in anticipo e che ancora una volta ha fatto esultare lo stadio“.

Gimbo però non è soddisfatto. “Si rimette in posizione e salta 2,37 metri, la migliore prestazione mondiale dell’anno, a due centimetri dal suo primato personale“. Tamberi “ha superato l’asticella! Ancora una volta“.

Uno showman, l’idea dell’infortunio una roba impensabile

Anche l’Equipe sottolinea la prestazione totale dell’atleta italiano:

Gianmarco Tamberi, “Gimbo”. Uno showman, il campione olimpico aveva ovviamente una missione ieri sera, l’idea di avere un infortunio a Roma era impensabile. Ma bisognava aggiungere un po’ di follia, che ovviamente fa rima con Tamberi. Prima di saltare, l’italiano è corso verso la tribuna d’onore dove era appena arrivato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Prima un inchino e poi di corsa a prepararsi. Un gladiatore quasi simile a Cristo. Per il primo salto a 2,22 ha chiesto all’Olimpico, la sua cattedrale, di fare silenzio. Così è stato. Ha continuato a saltare, fino a quando non ha finto l’infortunio, comportandosi come un idiota davanti alla telecamera lì vicino. Ma ovviamente la cosa bella di Tamberi è che è un clown vincente. Ha fallito due volta il salto a 2,29″. L’ucraino Lavskyy voleva insidiarlo. Per Tamberi però “era arrivato il momento di sferrare il colpo finale come un gladiatore in pantaloncini blu“.

Tamberi ha superato i 2,31 metri, una misura che Lavskyy non ha superato. “Lì Gimbo aveva appena raggiunto il suo terzo titolo europeo. Ha superato 2,34 come se nulla fosse e ha preteso un nuovo magico silenzio per 2,37 metri, record del campionato e migliore prestazione mondiale dell’anno“. C’era anche Mattarella in Tribuna ma, in quel momento, “non si sa chi dei due avesse più potere sul pubblico“.

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