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Tare: «Non vedo l’Italia favorita, la rosa ha qualità ma manca qualcosa a livello di gioco»

Alla Gazzetta: «Spalletti ha portato mentalità e sicurezza, dopo la scudetto con il Napoli. Sa portare le sue squadre al livello giusto al momento giusto»

Tare: «Non vedo l’Italia favorita, la rosa ha qualità ma manca qualcosa a livello di gioco»
As Roma 03/10/2019 - Europa League / Lazio-Rennes / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Igli Tare

Per Igli Tare, ex direttore sportivo della Lazio, l’Italia non è così forte. La sua Albania può mettere in difficoltà la squadra di Spalletti a Euro2024. Lo spiega in una intervista alla Gazzetta dello Sport.

Dunque l’Italia non è  così favorita:

«Dico no, anche viste le ultime prestazioni. È più esperta, è il suo unico vantaggio: a livello di qualità della rosa, l’Albania se la può giocare alla pari se gestirà bene il fattore emotivo. Servirà l’entusiasmo giusto: non eccessivo, perché ti può bloccare».

Tare: «Spalletti ha portato mentalità e sicurezza da vincente»

Ha detto «anche viste le ultime prestazioni»:
«Nelle ultime amichevoli non è stata del tutto convincente, ancora: vedo che manca qualcosa a livello di gioco, ma può crescere strada facendo».

L’uomo in più dell’Albania?
«Il pubblico. Dell’Italia? Scamacca: sono curioso, può essere la sorpresa di questo Europeo se confermerà lo stato di forma degli ultimi due mesi».

Cosa ha portato Spalletti in questa Nazionale?
«Mentalità e sicurezza da vincente, dopo la scudetto con il Napoli. Sa portare le sue squadre al livello giusto al momento giusto, anche a livello motivazionale. E avrà accanto una figura fondamentale come Buffon».

Giusto il 3-4-2-1 secondo Tare?
«Viste le caratteristiche di Bastoni e Calafiori, Spalletti ha una doppia possibilità. Ma questo modulo difensivo, con un centrocampo produttivo e due esterni di fascia molto veloci, mi sembra una buona idea».

Il ct dell’Albania: «Al sorteggio ho pensato: “Meno male che non c’è più Mancini in panchina…”»

Sylvio Mendes de Campos Júnior, per tutti Sylvinho, è stato difensore dell’Arsenal e del Barcellona, con cui ha vinto due Champions. Poi al City ha incontrato Roberto Mancini, decisivo per la seconda parte della sua carriera. Sabato, da c.t. dell’Albania affronta l’Italia nella prima partita di Euro2024 degli Azzurri. Il Corriere della Sera lo ha intervistato.

«Al sorteggio ho pensato: “Meno male che non c’è più Roberto in panchina…” (ride). Contro di lui sarebbe stato strano. Per noi sarà comunque durissima: da brasiliano l’Italia mi ha fatto piangere nel 1982 con Paolo Rossi. Ma la amo tanto».

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