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Tudor-Lazio, il rapporto burrascoso con lo spogliatoio ha inciso sull’addio (CorSport)

“È stato respinto per i metodi e anche per il modulo, non ha mai convinto la squadra per gli sforzi (soprattutto dei 3 difensori) cui era obbligata con il gioco d’urto”

Tudor-Lazio, il rapporto burrascoso con lo spogliatoio ha inciso sull’addio (CorSport)
Mg Milano 19/05/2024 - campionato di calcio serie A / Inter-Lazio / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Igor Tudor

Tra la Lazio e Tudor è già finita. Si direbbe che sia durata da Natale a Santo Stefano. Ieri sera sono state comunicate le dimissioni dell’allenatore croato. Dietro al divorzio ci sarebbe il rapporto mai sbocciato con lo spogliatoio.

Il Corriere dello Sport scrive:

Lo spogliatoio della Lazio come un’armata Brancaleone. Lotito aveva lanciato accuse di tradimento dopo l’esonero di Sarri, respinte dai giocatori che erano finiti nel mirino del presidente (senza essere nominati) e della pubblica accusa. Con Tudor, allenatore da bastone e carota, accolto dal presidente come tecnico castigatore e rigorista (non nel senso dei penalty), non era cambiato nulla. Anzi, la sua “militarizzazione” era stata vista subito male. È stato respinto e ricusato per i metodi e anche per il modulo, non ha mai convinto la squadra per gli sforzi (soprattutto dei 3 difensori) cui era obbligata con il gioco d’urto. E non contano gli screzi con Luis Alberto, avvenuti con tutti gli allenatori che l’hanno avuto. Dei difensori si è detto. Rovella e Cataldi erano finiti ai margini. Con Guendouzi aveva rotto subito, pesava anche il passato di Marsiglia. Isaksen era stato promosso e bocciato dopo il derby. Zaccagni era stato adattato a tutta fascia a sinistra e dopo il cambio con “vaffa” di Monza era stato riportato in avanti a sfavore di Luis Alberto. Ma Zaccagni da trequartista non si vedeva. L’unico ad essere stato valorizzato era Kamada, si sa come sia finita la storia con la Lazio. Tudor ci puntava per la ripartenza, era il suo uomo chiave, l’addio è valso come una picconata nei suoi confronti.

Tudor, le mosse di mercato che non l’hanno soddisfatto

Il Messaggero scrive:

Bufera su Tudor. Il sayonara di Kamada si ripercuote contro il tecnico, che lo ha rilanciato nella Lazio, immolando altri beniamini sull’altare del suo talento. Incredibile, ma vero, nonostante l’Europa League conquistata con 18 punti in 9 gare e il settimo posto. Non solo lo spogliatoio, i tifosi, adesso tutti spingono per le dimissioni dell”antipatico” croato, in silenzio a Spalato. Anche le parole del ds Fabiani non sono certo concilianti verso il tecnico, con un inquietante avverbio temporale, che getta altre ombre sul futuro: «Oggi Tudor e il nostro allenatore e, quando lo abbiamo preso, conosceva perfettamente l’organico, ha dato l’ok-le parole a Lazio Style – e sapeva che
Guendouzi sarebbe rimasto a meno di offerte importanti, che saranno valutate come per chiunque altro». Servono 25-30 milioni per sacrificarlo, ma il francese in realtà ha chiesto di essere ceduto proprio per il feeling incrinato e mai risbocciato col mister croato.

 

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