I calciatori escludono il ct Rebrov dal confronto dopo la sconfitta contro la Romania ed oggi non resta che vincere con la Slovacchia
In vista della sfida di oggi contro la Slovacchia Libero ricorda l’umiliante sconfitta d’esordio dell’Ucraina contro la Romania “che si può spiegare in molti modi e che è riconducibile anche alla pressione unica nel suo genere che è sulle spalle degli ucraini. Non capita tutti i giorni di affrontare un Europeo con il peso di dover fare bene per omaggiare e confortare un popolo che è in guerra da due anni. La Nazionale di Rebrov si sente un po’ in missione, ma a quanto pare si è scordata come si gioca a calcio. Contro la Romania non è stata in grado di creare lo straccio di un’occasione, nonostante la presenza di giocatori del calibro di Mudryk e Dovbyk”.
Spogliatoio dell’Ucraina in guerra
Una sconfitta che mette la formazione di Rebrov nella condizione di dover per forza vincere oggi per poter sperare di passare il turno
“Non c’è una singola cosa che abbia funzionato nella partita d’esordio, al punto che subito dopo Rebrov è stato messo alla porta, letteralmente. I calciatori hanno infatti “invitato” il ct a rimanere fuori dagli spogliatoi, in modo da potersi confrontare senza filtri su quanto accaduto in campo. Un’iniziativa che è sintomo di nervi tesi e malcontento diffuso, forse anche per alcune prestazioni individuali. Su tutte quella di Lunin, che è stato protagonista in negativo con due grossi errori che hanno regalato alla Romania altrettanti gol, indirizzando fortemente la partita”.