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A Verona il tifo ultrà è tifo politico, fascista. “Fa figo atteggiarsi da fascisti” (Repubblica)

A Verona il tifo è in realtà squadrismo in purezza, calcistico e politico. È una città laboratorio dell’estrema destra tra l’Italia e l’Europa.

A Verona il tifo ultrà è tifo politico, fascista. “Fa figo atteggiarsi da fascisti” (Repubblica)
Mg Verona 20/04/2024 - campionato di calcio serie A / Hellas Verona-Udinese / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: tifosi Hellas Verona

Il viaggio di Repubblica nel tifo ultrà di Verona. Il giornalista Paolo Berizzi ripercorre le principali vicende giudiziarie che coinvolgono il tifo ultrà di Verona. Con nessuna sorpresa, gli ultrà in questione sono affiliati direttamente o indirettamente alle idee politiche fasciste e naziste.

A Verona il tifo è in realtà squadrismo in purezza, calcistico e politico

Scrive Repubblica:

Nella città di Giulietta, fin dagli anni 80, il tifo ultrà è anche tifo politico e viceversa. Il razzismo e il nazifascismo di cui sono imbevute le gesta dei soldati picchiatori delle curva gialloblu si specchiano nel pantheon “valoriale” occupato dai simboli del Male; quel campionario dell’odio che, per ricambio generazionale, dal Fronte Nazionale di Franco Freda a Forza Nuova (la “f” e la “n” che si ripetono) fino alle tartarughe di CasaPound e prima ancora e sempre al Veneto Fronte Skinhead, nella Verona nera continua a tenere banco e ad accendere la violenza. Li chiamano “vecchi valori”, “mentalità” quelli che indossano il cappellino british-casual con il logo delle arche scaligere. In realtà è squadrismo in purezza, calcistico e politico. 

Il “ricorso alla violenza” per affermare le proprie idee e la “sopraffazione sull’avversario” , dunque. Le parole usate dal giudice che ha firmato l’ordinanza cautelare nei confronti dei nuovi “guardiani delle mura”, gli ultrà neofascisti che come gli idoli Ludwig intendono ripulire Verona (e dunque il mondo, nella loro visione) dalla “feccia morale e sociale”, sono l’ennesimo timbro che sigilla una vecchia e brutta storia. Quella della città laboratorio dell’estrema destra tra l’Italia e l’Europa.

Appartenevano a Forza Nuova e CasaPound ed erano tutti e cinque ultrà dell’Hellas Verona gli assassini di Tommasoli. La stessa palestra degli arrestati di oggi, lo stesso brodo di coltura, lo stesso mix di razzismo, violenza, isolazionismo, nazifascismo 3.0. A Verona fa figo essere o atteggiarsi a fascisti. C’è questo inquinato di veronesità, è una cosa che si respira nell’aria. Ecco. Meglio di così non si poteva dire.

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