Ad un evento a Parigi: «Credo che ci sia una prospettiva per la prima volta. Il calcio italiano da 16 anni non si qualifica alle Olimpiadi»

Il ministro dello Sport Andrea Abodi durante l’evento “Change the Game” Sport Conference a Parigi ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alle Olimpiadi che stanno per iniziare. «Facciamoci onore». Questo l’auspicio verso Parigi2024. «Si tratta di una sintesi dei sentimenti con i quali i nostri atleti e atlete olimpici e paralimpici vestono la maglia azzurra, vale sempre e vale ancora di più qui. Non ci aspettiamo la vittoria ma l’onore, un comportamento adeguato, dare il massimo, trarre profitto dal lavoro che non è neanche faticoso perché per loro è una gioia migliorare se stessi e confrontarsi con gli altri. Ci sono delle aspettative ma comportarsi in modo adeguato deve diventare un tratto distintivo egli atleti italiani e così sarà» .
Abodi: «L’emendamento Mulè traccia la rotta chiara da intraprendere»
Il ministro Abodi ha poi continuato: «Io credo che ci sia una prospettiva che per la prima volta. Grazie all’emendamento Mulè, traccia la rotta chiara di un percorso per il quale la macchina ha solo una direzione, quella dell’andare avanti e non indietro». Parlando della litigiosità del calcio italiano, il ministro dello sport ha anche detto: «I contenuti non mancano e ci sarà modo di parlarne – ha concluso – ma oggi qui siamo fuori contesto perché il calcio italiano da 16 anni non si qualifica alle Olimpiadi».
Mulè: «Senza un accordo con la Serie A, sarà il Governo a intervenire sulla Figc»
A Radio Crc è intervenuto l’On. Giorgio Mulè che ha parlato della situazione tra la Serie A e la Figc. Tra i due enti nessun accordo, il 29 luglio si voterà la modifica allo statuto per adeguare i pesi elettorali secondo il Decreto Legge sportivo. Le sue dichiarazioni:
«Sono molto soddisfatto delle premesse che sono state poste; quella che era stata presa per una provocazione e le pressioni di ogni tipo che ho dovuto subire, hanno portato alla fine ad un risultato che rivoluziona il calcio con un emendamento che riconosce ciò che è riconosciuto in tutti gli ambiti civili. Parliamo del fatto che ad una componente, che ha un peso economico unico in quel settore, venga riconosciuta una rappresentanza. Quello che è successo ieri determina e denota il cambiamento: si è dovuto prendere atto del fatto che il riequilibrio all’interno del Consiglio Federale è atto dovuto. A questo punto il 29 luglio o si determina il nuovo Statuto o l’Assemblea, convocata per eleggere il presidente il 4 novembre, diventerà Assemblea Straordinaria per le modifiche dello Statuto».