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Abodi e il disastro Italia: «È evidente che qualcosa non ha funzionato tra Spalletti, team, giocatori»

Il ministro al Foglio: va giù duro: «è stata un’immagine oggettivamente traumatica e umiliante. Qualcuno deve assumersi la responsabilità»

Abodi e il disastro Italia: «È evidente che qualcosa non ha funzionato tra Spalletti, team, giocatori»
Db Berlino (Germania) 29/06/2024 - Euro 2024 / Svizzera-Italia / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti

Il ministro dello Sport Abodi intervistato dal direttore del Foglio Cerasa sul disastro della Nazionaleitaliana agli Europei.

Abodi dice che quella osservata in Germania, contro la Svizzera, è stata “un’immagine oggettivamente traumatica e umiliante” e aggiunge che vedere “una Nazionale che alza bandiera bianca, mettendo in campo una resa incondizionata, è il manifesto di un problema che non si può continuare a nascondere”. “Il calcio italiano – ci dice Abodi – ha le sue luci, ma è condizionato dalle tante contraddizioni. Ma per provare a superarle, ciò da cui bisogna partire è, per cominciare, l’autoanalisi, l’autocritica e l’assunzione di responsabilità. Se c’è qualcuno che sbaglia e fallisce, ci deve essere qualcuno che sa assumersi la responsabilità dell’errore”.

Il ministro aveva parlato di resa morale.

Abodi attacca Gravina: ha anticipato le elezioni senza un confronto

Il riferimento del ministro, naturalmente, è al presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, ma non solo. “La Nazionale italiana, da molto tempo, sta attraversando una crisi sistemica. E in questa crisi pesa anche il fatto che nella Federcalcio italiana vi sono degli equilibri che penalizzano la promozione del talento e della competitività. Ed è complicato che la Federazione possa pensare al futuro del calcio italiano condizionata dagli interessi di parte, quelli delle singole componenti, senza ragionare sugli interessi del sistema, con una visione organica che coinvolga tutti, tenendo conto della capacità di apporto. Sono convinto che la Serie A debba esser messa nella condizione di essere più competitiva, anche mutuando il modello della Premier League inglese, contando più di quanto conti ora nei processi decisionali della Federcalcio. Il presidente Gravina ha ritenuto sufficiente, in questa fase, anticipare la data delle elezioni, senza un opportuno e auspicabile confronto in Consiglio federale. Con le debite proporzioni, come ha fatto il presidente francese Macron”.

Abodi non nasconde l’importanza della comprensione delle ragioni che hanno portato al disastro italiano agli Europei, disastro che arriva dopo la vittoria continentale del 2021, ma anche dopo la mancata qualificazione a due Mondiali di seguito. E il ministro dello Sport non fa fatica a dire che “queste ragioni, quindi responsabilità, siano evidentemente tecniche, nel senso più ampio del termine”. “Il commissario tecnico, Luciano Spalletti, può dare – continua il ministro – un contributo importante per spiegare perché, secondo lui, siamo tornati a casa così presto e come si può andare avanti, perché è evidente che qualcosa che non ha funzionato non solo dal punto di vista delle scelte, ma anche dal punto di vista della sintonia tra allenatore, team, giocatori”.

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