Il ministro dello Sport alla Gazzetta: «Finalmente si è arrivati all’idea che si lavori tutti insieme per riqualificare e rigenerare profondamente il Maradona»

Abodi: «Sono curioso di vedere come si combineranno Conte, De Laurentiis e i tifosi del Napoli». Nell’intervista alla Gazzetta il ministro dello Sport parla anche del Napoli e dello stadio Maradona.
Come sarà il prossimo campionato?
«Ancora più combattuto e competitivo, ci sono almeno altre due tre squadre che possono dar fastidio all’Inter campione in carica. Conte? Sono curioso di vedere come si combineranno tre elementi: il mister, De Laurentiis e la passione dei napoletani… Sarà comunque uno spettacolo».
Questione stadi.
«Abbiamo incontrato amministrazioni comunali e club per gli stadi di Bologna, Firenze, Cagliari, Parma e Empoli. E c’è stato un primo incontro al Ministero con il sindaco Manfredi e il presidente De Laurentiis per lo stadio di Napoli. Finalmente si è arrivati all’idea che si lavori tutti insieme per riqualificare e rigenerare profondamente il Maradona. Mi auguro che lo stesso effetto si abbia a Roma o a Milano, dove mi pare manchi ancora una soluzione finale».
Abodi duro su Spalletti: «Analisi e autocritica sono mancate. A oggi non vedo segnali»
Il ministro dello Sport Abodi duro su Spalletti: «Analisi e autocritica sono mancate. A oggi non vedo segnali». Lo dice in un’intervista alla Gazzetta dello Sport:
Lei era a Berlino, cos’è successo alla Nazionale?
«Non lo so ma spero si ripristini una scuola federale di selezionatori. Questo presuppone un Club Italia e un settore tecnico ripensati nella loro globalità. Io ho sempre espresso giudizi positivi su Spalletti ma servono anche analisi e autocritica, che sono mancate. Quello che è successo non può essere un semplice “capita” o “gli altri sono stati più forti”, noi siamo stati la versione peggiore di noi. Mi auguro che per la Nations League abbiano fatto tesoro della sconfitta ma a oggi non vedo segnali».
Parlando più in generale, dice:
«Parlando degli Europei, dopo la sconfitta di Berlino è mancata l’autocritica, l’assunzione di responsabilità, un confronto in Consiglio federale, a partire da una relazione del presidente Gravina. La data delle elezioni anticipate come primo passo mi è sembrata una risposta istintiva e non il frutto di una riflessione comune».
Pensa che Gravina si ricandiderà?
«Penso voglia valutare come si evolveranno determinate situazioni, a partire dagli equilibri nelle Leghe. Vuole evitare che qualcuno abbia il sopravvento, è una specie di logica del disarmo bilanciato. A me ha detto delle cose, sono convinto le dirà anche in pubblico. D’altro canto il livello dello scontro e delle contrapposizioni personali – sempre da stigmatizzare – hanno raggiunto l’insopportabile, adesso deve prevalere solo l’interesse generale».