35 di parte fissa e 5 di bonus. Il Napoli spingeva per chiudere entro il weekend per arrivare a Dimaro con lui e Spinazzola, e far felice Conte
Buongiorno, Cairo lo vende al Napoli al prezzo che voleva lui: 40 milioni. Lo scrive il quotidiano torinese La Stampa.
Al passo d’addio. Esistono 40 milioni di buoni motivi per mettersi il cuore in pace. Il Napoli è ormai al traguardo della sua corsa per Alessandro Buongiorno che ha sorpreso tutti per velocità e determinazione. Infatti, dopo l’accelerata dei giorni scorsi, ieri sera è arrivato l’accordo tra il club di De Laurentiis e il Torino per la cifra che sostanzialmente voleva ottenere il patron Cairo: 40 milioni appunto, 35 saranno di parte fissa e 5 di bonus. Il Napoli, che spingeva per chiudere entro il weekend per arrivare a Dimaro con il suo nuovo bottino (compreso Spinazzola) e far partire Conte con il sorriso, il grande sponsor di questa operazione, ha fatto ancora prima.
Buongiorno, si è inserito anche Giuntoli che ha offerto 47 milioni per alzare il prezzo.
È la notizia che dà il quotidiano Tuttosport in prima pagina. “Buongiorno offerta Juve. «Non posso»”.
“Giuntoli è tornato a bussare al Toro con 42 milioni più 5 di bonus però il difensore non vuole tradire i tifosi granata: ha scelto Conte e il Napoli festeggia”. E ancora: “De Laurentiis è salito a 35 milioni più 5 di premi per accontentare Cairo. Intanto il giocatore tratta clausola rescissoria e diritti d’immagine.
Il Napoli ormai è sul difensore del Torino. Lo paga tanto. Tantissimo. Per un difensore che non ha alcuna esperienza internazionale e ha fatto panchina nella disastrata e disastrosa Nazionale di Spalletti agli Europei.
❌ La #Juventus ha offerto 42 milioni più 5 di bonus per #Buongiorno ma il difensore ha detto no: “Non posso tradire i tifosi del #Torino”. Via libera al #Napoli (#Tuttosport) pic.twitter.com/yu9MHIBuhi
— Giovanni Capuano (@capuanogio) July 4, 2024
Scrive Tuttosport:
Giuntoli comunque ci ha provato. Ha tentato di inserirsi nel triangolo tra Alessandro, Cairo e Conte ed era quantomeno riuscito a superare il Napoli nell’off erta per il cartellino del centrale: fi no a quota 42 milioni più 5 di bonus. Ma il difensore, nato tifoso del Toro e nel vivaio del Toro cresciuto fin da quando aveva 7 anni, allorché venne scoperto e subito preso da quell’altro cuore granata che è Silvano Benedetti, ci ha ricordato certi Papi, nella sua risposta. A dir la verità uno in particolare, Pio VII, di inizio Ottocento: «Non debemus, non possumus, non volumus», urlò in un salone del palazzo del Quirinale di fronte alla volontà di Napoleone di annettere all’impero francese i territori dello Stato pontificio, il Lazio e l’Umbria.
Il procuratore di Buongiorno anche ieri ha dovuto allargare le braccia: e Giuntoli lo ha capito al volo.