L’annuncio ironico del presidente De Laurentiis su X: “Buongiorno a tutti”. Il difensore ha firmato un contratto di cinque anni
Buongiorno è ufficialmente un nuovo giocatore del Napoli.
Il presidente De Laurentiis con una battuta ha annunciato su X il nuovo acquisto:
“Buongiorno a tutti“.
Buongiorno a tutti. pic.twitter.com/7uMZy3FYNx
— AurelioDeLaurentiis (@ADeLaurentiis) July 13, 2024
L’annuncio del Napoli:
“Alessandro è orgoglioso di essere uno di noi!”
Alessandro is proud to be one of us!
💙 #ForzaNapoliSempre | #ProudToBeNapoli | #WelcomeBuongiorno pic.twitter.com/u5rOnJdVSQ
— Official SSC Napoli (@sscnapoli) July 13, 2024
Buongiorno, contratto con il Napoli di 5 anni
L’esperto di calciomercato Fabrizio Romano scrive su X che Buongiorno ha firmato un contratto dalla durata di cinque anni.
Romano scrive: “Ufficiale, confermato. Il Napoli acquista Alessandro Buongiorno dal Torino con un contratto di 5 anni“.
🔵🤝🏻 Official, confirmed. Napoli signs Alessandro Buongiorno from Torino on five year contract.
After Spinazzola and Rafa Marìn, one more signing for Antonio Conte. pic.twitter.com/P0dJqDnPsU
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) July 13, 2024
L’arrivo del difensore ci svela che che Conte ha abbandonato la difesa passiva: il suo Napoli sarà aggressivo
Una piccola grande rivoluzione
Quella che sta portando Alessandro Buongiorno al Napoli è un’operazione importante. Per tanti motivi. Uno su tutti: mai prima d’ora, infatti, il club azzurro aveva investito così tanto per un calciatore che non fosse un attaccante. O che non avesse un ruolo spiccatamente offensivo. Insomma, siamo di fronte a un evidente cambiamento del pensiero intorno a cui gira la SSC Napoli, a una piccola grande rivoluzione. Anche tattica, certo: Buongiorno, infatti, è stato lanciato ed è cresciuto – fino a diventare uno dei centrali più affidabili della Serie A – in un contesto ben preciso, sempre lo stesso. Stiamo parlando della difesa a tre. E non di una difesa-a-tre-e-basta, piuttosto di un sistema che parte dalla presenza di tre centrali e che ha delle caratteristiche molto peculiari.
A questo punto, prima di andare avanti, è necessario fare una digressione – breve, quindi non troppo noiosa. Da anni, anzi da decenni, il dibattito tattico del calcio italiano è superficialmente incardinato – si potrebbe dire che è impantanato – sui numeretti che definiscono i moduli di gioco, sulle differenze che esistono, perché naturalmente esistono, tra 4-4-2, 4-3-3, 3-5-2 e così via. È chiaro, lo ripetiamo, che disporre i calciatori in un certo modo determina dei cambiamenti, ma la verità è che esistono difese a tre e difese a tre – così come esistono difese a quattro e difese a quattro.