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Cambia l’emendamento Mulé: la Serie A conterà di più e ciò potrebbe influire alle elezioni Figc

Dal Corriere della Sera. In pratica, l’emendamento viene circoscritto a un unico tema. Che però rappresenta per la Lega di A, la madre di tutte le battaglie.

Cambia l’emendamento Mulé: la Serie A conterà di più e ciò potrebbe influire alle elezioni Figc
Db Reggio Emilia 31/05/2022 - finale campionato di calcio Primavera Tim / Roma-Inter / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Lorenzo Casini

Cambia l’emendamento Mulé: la Serie A conterà di più e ciò potrebbe influire alle elezioni Figc. Lo scrive il Corriere della Sera.

L’emendamento Mulè, oggetto della discordia fra Lega e Figc (ma anche con Uefa e Fifa che non hanno mancato di sollevare perplessità sul contenuto del testo), è stato riscritto“.

La Serie A avrà più potere, riscritto l’emendamento Mulé

La modifica all’emendamento recita:

«1-bis. Nel rispetto degli statuti delle federazioni di riferimento al fine di garantire una adeguata rappresentanza nei sistemi federali di cui al presente articolo, negli sport a squadre composte da atleti professionisti e con meccanismi di mutualità generale previsti dalla legge, le leghe sportive professionistiche hanno diritto a un’equa rappresentanza negli organi direttivi delle federazioni sportive nazionali di riferimento che tenga conto anche del contributo economico apportato al relativo sistema sportivo».

Il CorSera spiega che per la Serie A è un gran colpo:

In pratica, l’emendamento viene circoscritto a un unico tema. Che però rappresenta per la Lega di A, la madre di tutte le battaglie. Ovvero l’aumento del peso in consiglio federale dove al momento conta al 12%. È evidente che con una maggior rappresentatività potrebbero cambiare gli equilibri interni alla federazione in vista delle elezioni del 4 novembre per la successione (o conferma) di Gabriele Gravina“.

Malagò: «La lettera di Fifa e Uefa fa riflettere, è una lettera su cui fare delle considerazioni»

Anche Malagò, presidente del Coni, entra nella contesa per l’emendamento Mulé. Oggi la notizia della lettera di Fifa e Uefa alla Figc in cui, di fato, minacciavano pesanti sanzione se l’emendamento avesse esito positivo in Parlamento. Poi l’intervento dello stesso deputato Mulé che ha confermato la volontà di andare avanti. Il presidente del Coni, invece, butta acqua sul fuoco. A margine del Consiglio nazionale odierno ha rilasciato alcune dichiarazioni.

«È una lettera che fa riflettere e sulla quale fare delle considerazioni – ha commentato il presidente del Coni. Non penso che non ci siano responsabili né che il nostro Paese sia l’unico in cui ci sono delle dinamiche di interpretazione o discussione su temi di politica sportiva. In questo preciso momento storico, in cui siamo testa e cuore sulla spedizione di Parigi, ne avremmo fatto volentieri a meno».

«Non c’è nulla di definitivo nel modo più assoluto. L’emendamento, che sarà riformulato, né tantomeno la lettera di Fifa e Uefa comportano azione e controazione. Bisogna fare tutte le possibili riflessioni anche perché siamo l’Italia e siamo la nazione ospitante degli Europei del 2032. Meglio mettere acqua sul fuoco perché non mi sembra un vantaggio per nessuno adottare politiche diverse»

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