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Capello stronca Spalletti: «Presuntuoso e ha generato confusione nei calciatori» (Gazzetta)

«Allenare e fare il ct sono due mestieri diversi. Non hai tempo per lavorare nella quotidianità, devi adattarti»

Capello stronca Spalletti: «Presuntuoso e ha generato confusione nei calciatori» (Gazzetta)
Italy's head coach Luciano Spalletti reacts during the UEFA Euro 2024 Group B football match between Croatia and Italy at the Leipzig Stadium in Leipzig on June 24, 2024. (Photo by GABRIEL BOUYS / AFP)

Capello stronca Spalletti: «Presuntuoso e ha generato confusione nei calciatori». L’intervista è della Gazzetta dello Sport.

È così differente guidare una nazionale rispetto a un club?

Capello: «Sono due mestieri diversi. Non a caso non si dovrebbe parlare di allenatore, ma di selezionatore. Il ct deve innanzitutto scegliere i giocatori sulla base di quello che vede nei campionati. Può avere una sua idea di calcio, ma deve anche ragionare su come i diversi elementi sono impiegati nella propria squadra e, a volte, adattarsi. Il motivo è semplice: non hai tempo per lavorare nella quotidianità. In un club tutti hanno chiaro in testa cosa fare e solamente in situazioni di emergenza ti capita di chiedere a un giocatore di cambiare».

Difatti Spalletti pareva volersi affidare alla difesa a tre come l’Inter campione d’Italia. Poi la retromarcia in Germania: è andato in confusione?

Capello: «Per quello che si è visto in campo, credo che la confusione l’abbia generata soprattutto nei calciatori. Nel ruolo di play hanno giocato Jorginho e poi Fagioli, ma nessuno dei due è il Lobotka del Napoli di Luciano. Hanno caratteristiche diverse: contro la Svizzera Xhaka faceva quel che voleva, Fagioli non andava nemmeno a prenderlo. Io, però, per Spalletti userei un’altra parola».

Quale?

«Presunzione. Ho avuto la sensazione che già contro la Spagna il ct non abbia pensato da selezionatore, ma da allenatore di club. In sostanza, ha mandato in campo una squadra dicendosi “noi siamo noi, loro sono loro, vediamo chi è meglio”, scegliendo la difesa a quattro contro i più forti esterni d’attacco di tutto l’Europeo. E l’abbiamo visto chi era meglio…».

Cosa disse Capello prima degli Europei

Capello: l’Italia è ancora un cantiere aperto, Donnarumma e Frattesi le certezze. Lo scrive in un articolo per la Gazzetta dello Sport.

Scrive Fabio Capello:

L’1-0 della Nazionale alla Bosnia ci mette in viaggio per la Germania con un paio di certezze in valigia: difenderemo il titolo conquistato nel 2021 con un Donnarumma formato Wembley e con un Frattesi in più nel motore, sempre pronto a colpire, da titolare o da subentrato non fa differenza. Il resto, però, lascia spazio a qualche riflessione. Perché è vero che vincere aiuta a vincere, ma a meno di una settimana dal nostro debutto all’Europeo ho l’impressione che questa Italia sia ancora un cantiere aperto. Spalletti ha avuto poco tempo per plasmare una Nazionale a sua immagine e somiglianza e nel test di ieri si è visto: non c’è ancora un gioco ben codificato e gli azzurri si sono espressi più per tentativi che per fluidità di manovra, la coordinazione difensiva non sempre ha funzionato come dovrebbe e un paio di disattenzioni hanno rischiato di mandare in gol gli avversari. Solo un Gigio al top ha evitato la beffa con due grandi interventi, uno per tempo.

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